No. In questi giorni di ferie non racconto di particolari ascensioni, grandi sogni ad effetti speciali. Pigramente, o forse, meglio, con tranquillità rieccoci nella Val Grande di Lanzo, dove scorrono giorni lontani dalle folle, da ritmi frenetici e ansie di una vita troppo veloce.
Apprezzo di questi giorni soprattutto alcune grandi ravanate, su itinerari escursionistici relativamente azzardati, poco noti. Alcuni itinerari nella Val Grande ancora mai da me percorsi, o riscoperti con quella nota serenità di quando ci si sente in qualche modo a casa.
Nel tentativo di render più sintetica l’intenzione montano-diaristica di questo sito raccolgo le diverse uscite in poche righe. Penso che di questi giorni ricorderò in particolare alcuni attimi, particolari che segnano esperienze e colori di un’escursione in montagna. Di questo ringrazio gli amici che hanno condiviso, proposto, apprezzato e inventato queste passeggiate – termine quest’ultimo che mi dicono utilizzo forse a volte con leggerezza anche per intendere grandiose ravanate, incerte camminate interrotte da austere pareti rocciose e via andare. Piccole avventure che elevano la montagna dal facile turismo e dal banale, per dischiudere nuove letture e sogni. Ma è bella proprio così la montagna, da interpretare con gli amici giusti, da scoprire e riscoprire, apprezzare. Per inciso, mi scuso anche con chi non son riuscito a sentire o contattare.
Sogni e idee si confondono nell’aria di queste tranquille giornate, prive di tv, giornali, impegni, doveri di qualunque tipo. Apprezzo anche tutto questo. Lascio luce alle foto.
26 luglio – Ciamarella
Come iniziare una settimana con Francesco G, in arrivo da Karlsruhe ed amico di antiche guccinate? Saliamo in giornata sulla Ciamarella (3676m, la più alta cima delle Graie Meridionali, via normale dal Pian della Mussa)! Completano il gruppo Ofrengo e Roby. Poche foto per un problema alla fida reflex. Giorno di vento e nebbia che avvolge come un soffice e sottile panno la vetta.
28 luglio – Bessun
Con Angelo, Cla e Francesco siamo sul Bessun (2908m), con partenza da Vonzo. Splendida giornata. Cima di spartiacque con la Valle Orco che ancora mi manca. Grazie Cla per aver proposto questa avventurosa ravanata – altro inciso… e per la fotocamera! -, classica di questo settore ampio e pittoresco. Mi accorgo di esser stato su di qui l’anno scorso, e devo correggere un articolo…non dico quale.
29 luglio – Soardi
Non posso esimermi dal far conoscere a Francesco il Vallone di Sea, simbolo della Val Grande per momenti storici di alpinismo prima e arrampicata poi. Ma soprattutto per l’ambiente assolutamente particolare, solitario, tibetano. Una comoda passeggiata al Soardi in un giorno di vento intenso e un po’ di tormenta infondono in questo luogo uno strano sentore di altrove, aspro e incantato.
30 luglio – Unghiasse
Si vorrebbe replicare la ravanata del Bessun con una cima vicina, il Monte Unghiasse. Ma perdo il pendio corretto e finiamo su una cresta senza uscita, vicina alla cima. Ottima passeggiata tra i due laghi di Unghiasse, con un nulla nebbioso che ci insegue senza convinzione. Con Francesco.
3 agosto – Visiera del Bec di Mea
Nulla di rilevante, direte, ma lo segno in quanto ritorno all’arrampicata su una facile via alla visiera del Bec di Mea. Bel pomeriggio con l’ottimo nuovo rampicante Dario. Consiglio questa falesia per un pomeriggio rampicante senza pretese.
4 agosto – Punta Adami
Salita inventata lì per lì, come riesce nelle migliori claimprovvisazioni. Non sono ancora stato sulla sempre trascurata P.ta Adami, sopra il Rifugio Gastaldi, nè ancor visto da vicino quello spigolo assai noto d’una limitrofa vetta. Bella giornata di vento e ometti… Con Cla e Pastis.
7 agosto – Leitosa occidentale, traversata in cresta
Meriterebbe un capitolo a parte. La Leitosa senza nebbia è un’occasione irripetibile! Riuscirò a comporre una relazione su vettenuvole.it? Con Jcr e Luca ci disperdiamo sulle varie vette di questa montagna. Saliti da Molera, ravanando per evitare il Colle del Trione. Itinerario vagamente escursionistico, ma delicato (F+).
10-13 agosto – improvvisazioni di bassa valle
In questa ultima settimana, pregiudicata dal tempo incerto e una vocazione nostalgica, ricordo brevi ravanate solitarie; un giro in mtb (per non perder l’aspetto… a tutto tondo della montagna!), mio fratello che raschia il Biollè (le biollettate son sempre un piatto forte), una ripetizione de il mago di Oz a Lities con l’amico (e autore della via!) Renato.
Naturalmente prosegue il discorso Testa Cinaiun: ad un monotiro finito si andrà ad aggiungere una nuova multipitch. Per ora non aggiungo altro su questo lento ma inesorabile work in progress. Neocon, neotrad e reazionari tremate! Si avvicinano nuove frontiere per barbare rampicate!
Infine, il 12 agosto, ripercorro alcuni sentieri di bassa valle con la rediviva Erika, che triangola a man bassa per nuove carte prossimamente sul mercato. Giorno di pioggia e nebbia, ma di precise coordinate.
Ovviamente c’è anche la Bellavarda, ma di questo par superfluo raccontare. Buon fine estate a tutti!
Bellissime foto di bellissime gite.
Grazie ancora per avermi accompagnato sulla Ciamarella e per le avventurose ravanate. Bisognerebbe farne un libro, come fanno i canadesi:
http://en.wikipedia.org/wiki/Scrambles_in_the_Canadian_Rockies
Grazie a te, per la compagnia e per queste giornate.
Questa letteratura sulle ravanate è sorprendente! Sti canadesi sì che sanno. Sulla scia di tale entusiasmo si dovrebbe inaugurare una Fondazione per le Ravanate in Val Grande di Lanzo!
Accidenti non credevo che la vostra precisione giungesse anche a mettere tanto di cartellino in legno di castagno(?) all’attacco della via. La parola d’ordine per il futuro sarà quindi: “salmone ergo sum”.
Smanio nell’attesa di ripetere gli itinerari!!!!!
Gran bella lettura.