Anni fa, di ritorno dalla Levanna Occidentale, vidi tra le Alpi Cozie una montagna che sembrava inventata lì apposta per essere sciata. Un ampio ed uniforme pendio di 30° o poco più, che sale a triangolo verso una cima che si perde in un paio di dentini di vetta. Scoprii che la montagna si chiama Français Pelouxe ed il pendio della sciata perfetta affonda sul Piano dell’Alpe, in Val Chisone. Ed è manco a dirlo considerata un gran classicone.
Oggi, finalmente, ringrazio Enrico che mi serve l’occasione di salire il Français Pelouxe. La strada del Colle dell’Assietta (Giro d’Italia 30 maggio 2015) è ancora chiusa a Balboutet, quindi si va fino al Piano dell’Alpe con gli sci a spalle.
Qui ci si accoltella e si sale questo lungo pendio, stando in prevalenza sul fianco destro fino quasi in vetta. Non si ha mai bene l’idea di a che punto sia la salita: il pendio è uniforme ed incombente, senza punti di riferimento. Senz’altro monotono, magari noioso, ma la straordinaria regolarità di questo triangolo è proprio il suo fascino. Così si arriva sull’anticima senza quasi accorgersene, con un arrivo a sorpresa.
Lasciati gli sci si scendono alcuni ripidi metri, e in pochi minuti di facile cammino si arriva alla croce. Il panorama è fantastico sulle vicine Cozie, la Val Chisone ed il Gruppo dell’Orsiera. Non manca un insolito sguardo a cime normalmente raggiunte da nord (Val Susa), che qui mostrano lati meno noti e più dirupati, come il Pintas, la Ciantiplagna, la Valletta.
La sciata è della serie “breve, ma intensa”. Scendiamo su neve vellutata, perfetta, dura, ma con un ottimo grip a suggellare una giornata davvero piacevole, che si perde nel caldo primaverile della bassa valle.
Happy, là là là, everybody shoud be happy là là là
l’hai fatta anche tu…..visto ???? bravo….!!! 🙂
cla