Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Un gennaio che (non) fa storia

Cima Chiavesso
Sulla dorsale della Cima Chiavesso il 4/2/18: neve ormai sicura e trasformata, ricoperta da un sottile strato di neve fresca. Accumuli eolici sulla dorsale.

Abbiamo superato i due terzi dell’inverno. Come promesso dalle previsioni stagionali stiamo attraversando un inverno molto mite e umido. Una sorta di lungo autunno, o primavera raccordata.

C’è da dire che dicembre inizia nella norma, ma a conti fatti sembra essere l’unico mese davvero invernale, limitatamente alle prime due decadi. Senza particolari enfasi, con temperature minime contenute da frequenti episodi nevosi, dicembre 2017 chiude con una media termica di 2,1°C. Non era così freddo dal 2010.

Già nell’ultima mite decade del mese, con frequenti episodi di föhn, si anticipa quello che sarà un gennaio superlativo.

Nei primi giorni dell’anno il vento di föhn innalza la quota neve fino intorno ai 2000m. Poi si sostituisce lo scirocco, con una perturbazione tipicamente autunnale. Dal 7 al 9 cadono oltre 160mm di acqua, oltre due metri di neve al Rifugio Gastaldi, e quota della neve che si innalza fino intorno ai 2000m ed oltre, occasionalmente. Non mancano rovesci di grandine e temporali, condizioni più uniche che rare a gennaio.

La neve è a tutte le quote umida, primaverile. Trasforma velocemente e crea saldi strati ghiacciati, favoriti dai rasserenamenti e dalle corte giornate. A conti fatti, con 193,6mm abbiamo vissuto il gennaio più piovoso del secolo, quantomeno da inizio rilevazioni (2002). Un valore che è circa il doppio della media mensile dei mesi più piovosi dell’anno. Mentre la piovosità media di gennaio da inizio rilevazioni è di circa 34mm!

Da punto di vista termico per poco questo gennaio non è il più caldo del secolo, in quanto il 2007 mantiene il primato con una temperatura media di 5,6°C, seguito a ruota dal mese appena trascorso che si attesta a +5,3°C.

Febbraio in questi primi giorni sembra confermare la media mite, con piogge frequenti e zero termico elevato, sia pure su valori meno estremi di quanto visto a gennaio.

Corno Bianco
Scendendo dal Corno Bianco, 2891m (Val Grande di Lanzo), il 28/1/18: neve trasformata e un caldo tepore primaverile.

Non resta che consegnare alla storia un ennesimo dato che conferma il cambiamento climatico improntato ad un netto rialzo termico, che sembra non mostrare limiti. Si pensi che la temperatura media di gennaio del periodo 61-90 per Caselle (TO) è di circa 1,3°C: un valore che oggi si realizza di rado e che sarebbe ormai considerato “glaciale”.

Il record di questo gennaio passa quindi quasi inosservato, nell’indifferenza di una abitudine ormai ben consolidata al nuovo optimum climatico. Mentre i ghiacciai ci lamentano un sordo addio, poco rinfrancati da una neve tanto abbondante quanto è rapida a sciogliersi, inesorabilmente, sotto gli effetti di un caldo che sfugge alla cronaca.

Tutti i dati, come sempre, su Cafasse Webcam Meteo.

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