Il Grand Dent di cui stiamo parlando è quello che si trova sopra Chamois. Un rilievo che presenta sul suo lato nord-occidentale un ampio pendio adattissimo alla pratica dello scialpinismo.
La gita mi è stata proposta da Silvia la sera prima, un po’ all’ultimo minuto, che non si sa mai dove andare in questa stagione avara di neve. La scelta devo convenire che è stata eccellente.
Il gran caldo di questo inverno, dopo essersi preso pochi giorni di vacanza, è già tornato. Ed anche il consueto föhn, che trasforma rapidamente la neve in crosta. L’ambiente però merita davvero. Si parte dal paesino di Chamois, raggiungibile solo in funivia dal fondovalle. Da 1800m la prima neve ci accompagna su ampi pendii a scarsa inclinazione, fino alla lunga rampa finale.
Gli ultimi cento metri sono ripidi e con questa crosta si percorrono meglio a piedi. Arrivati in prossimità del Dente è possibile salire su un tozzo rilievo posto alla sua destra, di scarsa rilevanza. La maggior parte degli sciatori si accalca dove finisce la neve in prossimità della cresta, un punto di nessuna rilevanza. La sciata invece deve essere molto divertente, magari con neve un po’ più buona però.
Le alte temperature di gennaio, unite alla lunga siccità, rendono attualmente molto frequentata questa gita di circa 1000m di dislivello. Perchè poche sono gli itinerari rimasti innevati.
Saliamo un po’ alla rinfusa, in “vetta” si sta poco, c’è troppa gente, poi ci ritroviamo poco sotto per le curve sulla crosta, ma non è mancato qualche tratto in neve più morbida.
Nella leggerezza di questi luoghi, con la preziosissima compagnia di Si-Si-Si e Morellander!