E oggi siamo ai piedi della Levanna Orientale, perchè anche le montagne di casa sono belle… o sono le PIÙ belle?
Saliamo sabato al Daviso, un rifugio piccolo e accogliente ottimamente gestito dal CAI Venaria. Ci siamo solo noi e un gruppo di davvero forti alpinisti che vanno in cerca di nuove vie.
Partiti alle 6, riscopro i piaceri dell’alba che illumina il gruppo del Gura-Martellot e il sole che nasce dal Barrouard. Fa freddo e il terreno è brinato, nei pressi della Talancia Girard sorprendiamo nel crepuscolo mattutino una mandria che dorme.
Vera sorpresa, a circa 2700m di quota c’è già la neve, poco oltre il Col Fea! È continua, fino in cima! E dire che sul finire degli anni ’80 la Levanna l’avevo salita senza corda/picca/ramponi e il caratteristico glacio nevato era ridotto ad un fazzoletto nerazzurro. In compenso continua l’arretramento dei ghiacciai veri: il Mulinet Meridionale è ormai quasi senza seracchi, con nuovi detriti che emergono anche su quello che era il piano glaciale.
Ci mettiamo oltre 4h ad arrivare al Glacio nevato superiore, poi Alex ne ha basta di neve sospesa su baratri. A circa 3450m torniamo indietro. La discesa è un po’ lunga anche perchè la neve è marcia e scivolosa, il traverso sotto la targa di Murialdo lo abbiamo fatto faccia a monte per non rischiare uno scivolone sulle balze rocciose. Nulla di tecnicamente non facile, occorre solo un po’ di dimestichezza con i ramponi e un minimo di concentrazione. Poi c’è la solita nebbia, ma questa non è una novità, soprattutto qui.
Qualche foto di Alex:
Ringrazio Alex per avermi accompagnato su queste montagne belle e solitarie. Ottimo il trattamento al Rifugio Daviso.
Grazie a Te Flaco 🙂