Giorni senza pretese, quelli di Pasqua. Niente avventure audaci in montagna, nessuna rampicata. Solo un tentativo, il giorno di Pasqua verso il Monte Morion, morto sul nascere causa pioggia. Pioggia e nebbia, è primavera. In quota tanta neve, faticosa, inconsistente, umidissima, sgela velocemente. In mille rigagnoli e torrenti l’acqua fluisce fragorosa verso valle. Dove risveglia dall’inverno i prati, che si coprono di verde e di fiori.
La domenica di Pasqua a Vonzo, grazie all’iniziativa del locale agriturismo La Muanda, si tiene una fiaccolata. Si dovrebbe partire dal Ciavanis (1890m), ma a causa della neve abbondante questa volta si parte alle 21h dal più vicino Roc d’le Masche. Sotto una volta stellata e attraversando boschi ancora spogli, una lunga fila di luci è scesa fino al paese, dove un gran fuoco ha ravvivato la piazza. Un intrattenimento semplice, eppure efficace, porta l’immaginazione a tempi remoti, quando i festeggiamenti avvenivano così, nell’essenziale raccoltezza delle comunità montane.
Fiamme ardenti sotto un cielo tappezzato di stelle. Che siano di buon auspicio per tutti!