Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Punta Pian Spigo

Sabato 24 marzo, un giorno senza programmi. Ovvero un giorno adeguato per andare sulla Punta Pian Spigo, 2520m, già salita lo scorso anno in inverno. Siamo in Val Grande di Lanzo: partenza da Vonzo, nel Vallone della Paglia. L’idea iniziale è di salire al Passo del Bojret, scendere all’omonimo lago nel Vallone di Cambrelle (Valle Orco), risalire al Colle della Forca e per la cresta Nord alla Punta Pian Spigo.

Arrivo al Passo del Bojret (2330m) tra alcune nuvole, un frizzante vento orientale e in totale assenza di neve. Che oltre ad essere mancata tutto l’inverno, continua a mancare anche ora, in primavera, ed anche ad alta quota. Tento di scendere al lago del Bojret, ma il versante settentrionale del passo è stato spazzato dal vento. Il sentiero si snoda su alcune strette cenge ricavate sul baratro che sprofonda nel Vallone di Cambrelle. Qui la neve c’è, ed è anche abbondante. Circa un metro e mezzo, accumulata a casaccio, ed assai crostosa. Faccio alcuni passi, sembra tenere; ma è ghiaccio, scivolo e precipito verso il baratro. Pochi metri e la crosta cede, finisco in un buco fino ai fianchi. Ne riesco a fatica e ritorno sui miei passi verso lo spartiacque. La neve crostosa risuona fragorosamente sotto i piedi.

Sono solo e ho pure dimenticato a casa il telefono. Decido di proseguire per il tranquillo spartiacque tra il Vallone della Paglia e il Vallone di Cambrelle. E` la cresta orientale della Punta Pian Spigo, che seguo tenendomi di alcune decine di metri sul versante meridionale, per evitare biforcazioni cieche della cresta. Per chi capita di qui consiglio di tenere come riferimento un grosso ometto, da lasciare sempre sulla propria sinistra e poi in basso. Non c’è sentiero, solo esili tracce che si perdono nell’erba e a tratti nelle pietraie. Ma l’itinerario è facile e privo di difficoltà. Arrivo in vetta accolto dal sole, ma nuvole minacciose si addensano sulla frontiera. Anche sul versante meridionale del Monte Tovo, ad oltre 2700m di quota, la neve è assente.

Pochi minuti di sosta e mi avvio verso Vonzo, seguendo l’ampia cresta Sud. Tra erba e blocchi di gneiss solcati da bianca quarzite ritorno fino al limite dei boschi. Al Roc d’la finestra recupero il sentiero che mi porta fino alle case.

Nel pomeriggio inizia a nevicare, ma non fa freddo e la temperatura è di diversi gradi sopra lo zero. Certo però ben più freddo che a gennaio, quando si stava in maniche corte! Entro la sera successiva a 1200m di quota ci sono già 30cm di neve, e dove la temperatura è sotto zero è probabile che il manto nevoso sia ben più spesso. Domenica si sta in casa al caldo. Ora, finalmente, sembra inverno. Ma la primavera è arrivata.

Foto: sabato 24 marzo

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Domenica 25 marzo:
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