Negli ultimi due decenni questa montagna prossima alla pianura ed esposta a sud, benchè alta 2203m, ha sempre mostrato anche in pieno inverno un bel color oro d’erba. Ma fino agli anni ’80, quando le Alpi erano preda di freddi anticicloni termici, la neve che si depositava sulla montagna rimaneva, rendendo questa una classica meta scialpinistica. Ora stiamo vivendo un breve revival degli anticicloni termici. Nulla di paragonabile agli anni ’80, ma quel tanto che basta per riveder la neve sul Monte Vaccarezza.
La giornata è mite, ma soffia in cima un’aria assai frizzante. Sono previsti 1300m di dislivello. Saliamo sulle tracce lasciate ieri da Roby4061. La neva acquosa e rigelata: tiene poco le pelli, un bel fastidio. Infatti Riccardo “jcr” decide, dopo alcune imprecazioni in tedesco, di farla finita ed accoltellarsi. Discesa su neve incerta, a tratti sprofondosa, a tratti gelata, un po’ inaffidabile, ma accettabile. Un’altra bella scivolata, divertente!
e bravo! penso di avervi visto arrivare in vetta quando noi abbiam cominciato a scendere dall’angiolino… abbiamo fatto una sciata memorabile, al 90 % polvere e pendii pressochè vergini..
bravo Marco! vedo che prosegui…ottimo!;)