Sono giorni di quiete dediti a passeggiate in Val Grande di Lanzo. Ora anche il vento è cessato, si è reimposto l’Anticiclone sub-tropicale di matrice africana che nel prossimo mese sembra farla da padrone – vi mancava, vero?
Così dal bivio con gli Alboni saliamo il GTA verso i Rivotti. Non è male, salire così, per poi arrivare dopo una bella camminata fino al Gias Nuove Fontane. Questo angolo di valle è sempre meraviglioso, dominato dall’imponente frontiera del Gura-Martellot, tra Ciamarella e Levanne.
In questo ambiente così immobile, grandioso e severo, regna un silenzio nondimeno incredibile.
La neve, lavorata dal vento, comincia a consolidarsi e a divenire primaverile (firn). Si cammina bene senza racchette. Un gruppo di gracchi volteggiano sullo sfondo delle pareti di confine. Poi appare anche un silenzioso avvoltoio, che con larghi cerchi osserva un lembo di terreno sgombro di neve, per poi allontanarsi verso le Levanne.
Ringrazio la mia amica Clà, per le gite da inizio anno a fine anno …e per la bellissima foto dell’avvoltoio barbuto.
Flaco! Ma noi eravamo solo un po’ più sotto…. Ci siamo mancati per poco!
Siamo partiti da Forno alle 9.00 circa e abbiamo percorso il sentiero che sale ai Gias Travet. Abbiamo pranzato a Gias Travet di Sopra.
Lo stormo di gracchi l’ho fotografato anche io.
Così come quella straordinaria muraglia di roccia e ghiacchio che incombeva su di noi regalandoci scenrari mozziafiato.
Punta Corrà e Uja di Mezzenile sono straordinariamente meravigliose così ghiacciate!
Buon Anno !
P.S.
Leggi il prossimo post sui Camosci… P
Ma dai! Leggerò con piacere i vostri passi incredibilmente vicini ai nostri. Buon anno!