Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Il Soglio invisibile

Divertimento
Una magica discesa sugli immacolati pendii del Monte Soglio, 1971m.

Filmed in snowvision by Jcr Comms

Il bello delle gite scialpinistiche, ma volendo della montagna in generale, è che un posto già più volte visitato può apparire completamente inedito se colto in un momento particolare. Oggi il Monte Soglio è in uno di quei momenti.

L’incantesimo può durare poco, un giorno o anche meno. Bisogna coglierlo con la giusta precisione. Una bella nevicata, una sottile nebbiolina bianca che confonde la neve con il cielo, una luce improvvisa e magica, un silenzio ovattato che rende ciò che è reale evanescente. Ebbene sì, finalmente è arrivata la neve!

Per qualche ora sono lontane le file di centinaia di persone che salgono sulla neve trasformata di questa vetta, per poi scendere lungo un percorso predefinito ed evidente. Del resto il Monte Soglio è quasi sempre così, oggi no. La traccia è tutta da disegnare, sperando nell’orientamento. La salita tra gli alberi innevati è uno degli scenari più candidi che la montagna possa regalare.

Più in alto, dove solo un uniforme manto di neve copre i pascoli, la vista scompare. Gli occhi vedono solo un grande bianco. Si diventa ciechi, non si percepiscono più le distanze, non si coglie più nemmeno l’inclinazione del pendio. Si procede a tentoni, disorientati, quasi inebriati dall’insolita fluttuazione dei sensi. Che se non si fosse sul Soglio, che si conosce a memoria, ci sarebbe da spaventarsi. Qui invece c’è da divertirsi, come in un gioco, come essere entrati in qualche strana fiaba. Battere la traccia diventa quasi meno faticoso del solito.

E, infine, c’è la meraviglia di fuoriuscire dagli strati nebbiosi, dove appaiono improvvisi il panorama e la soluzione del mistero. Siamo poco sopra il rifugio. Ci sono circa 80cm di neve, il cornicione che sostiene lo spartiacque oggi è poco accennato e lo si supera con inconsueta tranquillità. Ed eccoci in vetta, dove la madonna è ricamata da una cortina di neve e calabrosa. Il vento ora soffia forte, in contrasto con l’immobilità dell’aria che ci ha accompagnato nella salita invisibile.

E cosa ci aspetta ancora oggi? Certo, la discesa! Il primo tratto sotto la vetta è di una morbidezza fantastica, nella neve polverosa e immacolata. Prima del ritorno nella nebbia in una neve ormai appesantita dal rialzo termico.

Oggi il Soglio era così. In poche ore tornerà come lo conosciamo. Ma ogni tanto, da qualche parte, la magia si ripeterà e gli occhi torneranno a non vedere quel che sente solo il cuore. E che divertimento!

Partenza!
Iniziamo così! Carino, no?
Proviamo qui
Dove va??
Su di qui
Su di lì!!
Alberi
La stradina che percorre con lunghi giri parte della montagna risulta spesso un valido punto di riferimento.
Sottobosco
Un saluto al simpatico scialpinista che ha percorso e tracciato con noi buona parte della salita
labirinto
Una intricata progressione nel labirinto bianco!
Al grande faggio
Nei pressi del grande faggio
Traccia
Le luci fuori dalla nebbia.
Spartiacque
L’arrivo sullo spartiacque. Il Gran Paradiso è ancora occultato da nuvole tormentose.
Il più è fatto
Il più è fatto!
Verso il Soglio
L’ultimo traverso prima della vetta. Sullo sfondo la Quinseina.
Alle porte del Soglio
Le porte del Soglio.
Alpeggio
Le baite che precedono la vetta. La neve oggi è decorativa.
Elementi
Nuvole basse ristagnano anche in Valle Orco.
Vetta
Vetta!
Maschera
Madonna in maschera!
Discesa
L’ebrezza della discesa
La curva
Jcr in stile powder!
Pendici del Soglio
L’ambiente oggi è fantastico!
Ciao!
Eccoci tornati a valle! Alla prossima!

 Grazie a Jcr per aver colto e proposto questa giornata favolosa sul Monte Soglio!

3 thoughts on “Il Soglio invisibile

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