Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Spigolo Murari

Gradito ritorno alla Bessanese dopo dieci anni. Per rifare la stessa salita, lo spigolo Murari, ma è un piacere ripetere le cose belle. E poi bisogna sfruttare fino in fondo un’estate che ci ha finalmente regalato tanto bel tempo.

Una salita in bilico non solo perchè lo spigolo è sempre affilato, ma per le titubanze meteorologiche: il vento forte della notte avrebbe dovuto secondo le previsioni cessare prima dell’alba e per fortuna è stato così. Cioè, non per fortuna. Progressi della scienza meteorologica, sempre più precisa.

Bella e solitaria come sovente accade, portiamo tranquillamente a termine questa salita in meno di 5h sotto un sole ancora generosamente gradevole.

La discesa riserva una piccola sorpresa. A poche centinaia di metri dal ghiacciaio d’Arnas, il continuo ritiro glaciale ha lasciato scoperti dieci metri di morena verticale, su terriccio pericolante. Per dispetto ho preferito tornare indietro, verso valle, dove una cengia nascosta conduce facilmente poco dopo il termine del ghiacciaio, presso un laghetto. Certo così il ritorno diventa sempre più lungo e caotico, perchè anche risalire al colle è faticoso.

Quando sono venuto la prima volta in questi pressi era probabilmente all’inizio degli anni 90. Il ghiacciaio arrivava fin contro la parete rocciosa della punta Crot, poche decine di metri sotto il Col d’Arnas. Il problema era semmai riuscire ad attraversare i crepacci: a settembre a volte dovevi entrarci dentro. Ora i ramponi non servono più, perchè il ghiacciaio è completamente svanito e settembre sempre più frequentemente, come quest’anno, è ancora un mese estivo.

Poco sotto la Bessanese, ad oltre 3000m di quota intanto si trovano ancora splendide vanesse colorate, che non vedi più nemmeno a giugno in mezzo ai prati in fiore. Al ritorno diamo un’ultima occhiata allo spigolo, quando risalendo al Gastaldi si trova ormai contro il sole e appare nitido tutto il suo profilo. Lo ringraziamo, è stata una bella salita.

Un po’ di confronti

Il ghiacciaio d’Arnas nell’agosto 2012.
Il giacciaio d’Arnas nel settembre 2022. Notare (si vede meglio sul lato destro) la perdita di spesso di una ventina di metri e la formazione di un laghetto in basso al termine del ghiacciaio.
Il ghiacciaio della Ciamarella nel 2012 visto salendo lo Spigolo Murari. Ormai in forte ritiro, il ghiacciaio arriva ancora con un’ultima ripida seraccata sul ripiano morenico
Ghiacciaio Ciamarella l’11/09/22 visto salendo lo Spigolo Murari. Il ghiacciaio si è ulteriormente ritirato in modo assai sostenuto. Alla base della Ciamarella lo spessore si è ridotto e il ghiaccio è coperto di detriti. La seraccata finale non c’è più e ha lasciato al suo posto un laghetto.

Con Ivano B, che ringrazio per apprezzare questi ambienti solitari e rilassanti.

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