L’orrido è un vallone estremamente stretto, profondo e incassato, ricavato dalla lenta erosione delle acque. Spesso gli orridi sono difficili perfino da vedere, in quanto si confondono come una scura fenditura nella montagna, in cui l’acqua sembra scomparire. Per apprezzarli davvero in fondo occorrerebbe poterci entrare dentro, visitarne gli anfratti più nascosti e improbabili, coglierne gli interni più inaccessibili e pittoreschi.
Tutto questo è possibile con l’Orrido di Foresto, in quanto un’ottima e sicura via ferrata insegue la stretta gola a pochi metri dall’acqua, a volte meno, fino a quando le pareti si distanziano e termina lo stretto incavo.
Per la relazione lascio il visitatore a quanto già si trova in rete, in particolare sul sito Altox e su quello di Enea Fiorentini. Ho salito la ferrata in circa due ore, lasciando molto spazio alle foto – a parte le due cascate verticali ho sempre tenuto la reflex a portata di scatto.
Non mi piacciono le ferrate; se posso scegliere in genere preferisco un’escursione o un’arrampicata. A meno che l’ambiente non giustifichi una diversa scelta. Questo è il caso. Consiglio davvero una visita qui. Siamo di fronte ad un vero percorso guidato in un’oasi meravigliosa. L’orrido è incassato e sinistro. Nei sinuosi antri che lo segnano spesso la luce scema e il cielo diventa una stretta fenditura. E si rivelano paesaggi inimmaginabili, gole, cascate spettacolari, arcobaleni.
Scegliere di fare l’orrido ad aprile, durante una piena, rafforza il contatto con gli elementi della natura. Il fragore dell’acqua è assordante, a tratti insopportabile, un paio di guadi li ho superati con il ponte tirolese. Doccia integrale sulla seconda e la terza cascata! Indimenticabile.
HAI FATTO DELLE FOTO BELLISSIME, E NON E’ STATO FACILE FARLE,IO SONO SOLO UN ESCURSIONISTA.OGGI SONO STATO ALL’ORRIDO,SAREBBE BELLO TORNARCI,BRAVO,FRANCESCO