Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Nostra signora della solitudine

C’è poi stato un momento cruciale nella mia vita, penso intorno ai sei o sette anni, in cui ho capito il senso della solitudine. Ed il suo valore. Solitudine è ciò che si prova ad esempio nell’esser assorti al rumore dell’acqua che scorre, o nel momento in cui si scatta una foto. Non esiste più nulla, nemmeno il tempo. Scatta una dimensione diversa, indecifrabile e particolare, oltre la mente ed i sensi percepiti. Ci aiuta a capire in questi casi Leonard Cohen.

Mi ha toccato tutta l’estate
Si è raccolta nella mia anima.
Dalle molte spine, dai molti roveti
Le sue dita come una tessitrice fredda e veloce.

E luce proveniva dal suo corpo,
E notte attraversava la sua grazia.
Per tutta l’estate mi ha toccato
E l’ho conosciuta, l’ho conosciuta faccia a faccia.
Il suo vestito blu e argento
Le sue parole poche e brevi,
Lei è il vascello del mondo intero.
Signora, oh signora di noi tutti.

Mia Signora, Regina della Solitudine
Ti ringrazio dal profondo
Per tenermi così vicino a Te
Mentre molti altri, molti altri ti stavano lontani.

E luce proveniva dal suo corpo,
E  notte attraversava la sua grazia.
Per tutta l’estate mi ha toccato
E l’ho conosciuta, l’ho conosciuta faccia a faccia.
Il suo vestito blu e argento
Le sue parole poche e brevi,
Lei è il vascello del mondo intero.
Signora, oh signora di noi tutti.

1 thought on “Nostra signora della solitudine

  1. Quante volte, da solo, mi sono fermato su un masso a contemplare il bosco, cercando di assorbire tutta quella energia silenziosa, quante volte, stanco sotto il peso di uno zainone, mi sono appoggiato ad un muretto a secco ad osservare un torrente e la volpe mi è passata a dieci metri, furtiva ed agile, quante volte mi sono assorto di fronte al sole dietro le creste

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