Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Fatiche su Punta Gardetta

Monviso

Siamo sulle Alpi Cozie, come si evince dalla foto sopra con la montagna che più rappresenta questo settore. In Valle Po, precisamente, sopra Crissolo. In cerca di una tranquilla sciata, ben sapendo che il continuo föhn degli ultimi giorni non può che aver fatto danni. L’idea è di salire alla Rocca Nera, ma sbagliamo vallone. Siamo troppo a ovest, nel tentativo di rimediare finiamo casualmente su una irrilevante punta, nominata dalle carte Punta Gardetta (2101m). Il föhn ha fatto molti più danni alla neve del previsto, anche sui versanti meno esposti. I pendii nevosi si sono inesorabilmente trasformati in una dura e compatta lastra di ghiaccio. Nonostante la semplicità dei pendii occorre salire con i ramponi agli sci. In discesa, nell’unico tratto un po’ ripido pianto un volo da paura, comincio a raschiare per una ventina di metri sul ghiaccio. Il brivido termina con la rottura della crosta, sprofondamento e uno sci in testa. Nulla di pericoloso, ma un monito per come possano esser influenti le condizioni della neve sulla difficoltà di un itinerario. Il Ricu ovviamente non ha problemi a sciare sul ghiaccio. Ma dove si rompe la crosta non c’è sciatore che… tenga!

Dopo un lungo traverso su ghiaccio per raggiungere gli impianti del Monte Granè, sciamo per un tratto di pista e poi il colatoio della seggiovia. Anzi, il Ricu lo scia in senso proprio, io lo derapo alla meglio cercando solo di portare a valle tutti gli arti interi.

L’avventurosa giornata  – un po’ fredda, ma con un gran sole! – termina con un pomeridiano sulle piste del Monte Granè, ed una discesa finale tra le gobbe sulle quali scopro nuovi terrificanti modi di sciare.

Si tratta della prima gita su sci dell’anno con neve davvero brutta e difficile. Ma va bene, dopo tutta quella polverosa che mi ha concesso così tanti itinerari ed esperienze che non avrei mai immaginato.

Spunta il Monviso
Dopo un primo tratto boschivo spunta il Monviso.
Ghiaccio!
Pendii normalmente facili, con il ghiaccio sono davvero insidiosi e pericoli in caso di caduta! Ma la nostra meta è tranquilla, ed eventuali cadute non troppo ferrificanti.
Punta Gardetta
Questa vetta, dall'aspetto così bonario, oggi è in realtà una glassa di ghiaccio, da richiedere l'uso dei ramponi.
Valle Po
Il panorama dalla vetta è delizioso.

Pianura cuneese

Monviso

3 thoughts on “Fatiche su Punta Gardetta

  1. così recita un vecchio canto :

    ” trita ‘l gias col cul,
    trita ‘l gias col bus d’l cul,
    e ‘nt el dolor sentiràs la frescura…
    finchè la giasa a dura, finchè la giasa a dura”

Commenti

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