
Signori, oggi è l’ultimo giorno della primavera meteorologica! Occorre chiudere la stagione scialpinistica con qualche itinerario piacevole!
È primavera sul calendario, ma par che l’inverno sia tornato – diceva Guccini in una canzone. Infatti proprio in questi giorni il vento di burian ha riabbassato la quota neve sotto i 2000m, riportando un po’ di inaspettata neve polverosa sopra i 2500m. Il Passo delle Mangioire è una stretta fenditura su di un couloir a 2768m. Allo stretto passaggio preferiamo il colle scialpinistico, un poco più in alto verso la P.ta Loson. Ebbene sì, ora non solo ci sono le vette scialpinistiche, pure i colli! Anche questo presenta un ultimissimo tratto assai ripido, ma molto più ampio e sciabile di uno stretto couloir.
Siamo partiti ancora sci ai piedi al Pian della Mussa, cercando un ponte circa 500m prima del piazzale del Rifugio Ciriè. Procedendo tra slavine epocali appare presto il Canalone d’Arnas, pista preferenziale per il Rifugio Gastaldi. Questo percorso è ormai detritico. Per il Rifugio si preferisce il Canalone delle Capre – dove l’unico inconveniente è bucare la neve e finire nel cascatone sottostante, sparendo per sempre.
La schiarita promessa da Nimbus è autentica, un rosso sole accende le pareti. Salendo, la neve primaverile si trasforma ben presto in un soffice e fresco manto bianco, con un grande sollievo per i miei sci che non riesco a mantenere in equilibrio se manca questo elemento. L’ambiente è incantevole, si apre tra gli ampi pendii della Val Saulera e le severe pareti rocciose.
I +2°C del mattino al Pian della Mussa si sostituiscono ben presto ad un caldo intenso. Ma la discesa è fantastica, su neve ben controllabile, solo appena ondulata dalle slavine. Non sono ancora le 10h30′ che siam già alla strada, ma è giusto così. Nuove nubi son previste nel pomeriggio, ma questa è una storia che non importa più.










Alcune foto gentilmente concesse dal compagno d’azione, JCR:







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Vedo che ormai sei definitivamente caduto preda dello scialpinismo, delle sue chimere e sirene. Ti immagino tra il vento dei colli e le tormente dei canaloni, dibattere di firn, polvere, colla e meteo. Non temere forse un giorno qualcuno ti salverà da quei pericolosi epigoni che frequenti e dai loro discorsi.
Oggi un tuo amico stava per infilarsi su per un couloir che non ti dico… Ho dibattuto di firn, colla, coltelli per dissuaderlo…
Dagli amici ci guardi Iddio…
🙂
Lu, questa gita te la consiglio con le racchette 😉
Ne terrò conto 🙂