Finalmente torna il sole e, complice una neve ormai assestata e priva di pericoli valanghivi, siam riusciti a salire la vetta della Punta Pian Spigo, sopra Vonzo. L’anno scorso ci eravamo dovuti prudentemente accontentare della sua spalla, causa neve un po’ instabile.
L’itinerario seguito prevede la cresta sud integrale, dal Roc della Finestra fino in cima. Il tratto finale della spalla oppone un risaltino un po’ ostico, che Gio supera in elegante tenuta di spigolo sugli sci, mentre io scavalco sci a spalle qualche blocco di granito. Gli ultimi 50m sono molto ripidi, sui 40°; li abbiamo superati solo grazie ad una neve alpinisticamente perfetta, con gli scarponi che penetrano efficacemente nel manto gessato della neve.
La discesa avviene inizialmente in direzione dell’ometto poco sotto la vetta (direzione SE), da qui per il ripido pendio che riporta nei pressi del vallone sottostante la cresta salita. È anche possibile salire lungo l’itinerario di discesa, come hanno fatto JCR e il Morellander. In realtà con neve sicura le possibilità sono molteplici.
Per me la discesa è stata una faticaccia quasi più della salita, con gli sci che non penetrano più nella morbida neve, ma si arrestano sulla ripida superficie del manto compatto e gelato della neve trasformata, spigolando ovunque – panico! Dovrei imparare a saltare come il Morellander!
Ma è stata una bellissima giornata, in un luogo completamente solitario, selvaggio, incontaminato, lontano anni luce dalle resse della pasquetta. La nostra traccia di salita è stata quella di una lepre bianca, che ci saluta giusto per un attimo e poi corre via, in piena sintonia con il candore dell’ambiente circostante.
che meraviglia! e c’è ancora tanta neve!