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In questa giornata straordinaria eccoci in Val Soana per scoprire una nuova parete di gneiss da arrampicare. La Parete del Falco, presso l’abitato di Tressi, nel Parco del Gran Paradiso.
Quando si arriva qui aleggia sempre una sensazione di totale isolamento, le baite hanno conservato il loro aspetto primordiale, si respira un sapore di altri tempi. La valle è molto aspra, dominata dalle slanciate pareti della Torre di Lavina. Eppure il candore dell’estate dona all’ambiente un aspetto molto bucolico e sorridente.
La parete ha un po’ l’aspetto big wall, placche in basso e slanciati muri, diedri, spigoli più in alto, elementi tipici si questa roccia a base di granito. Avvicinamento rapido e ottime protezioni rendono l’arrampicata sicura benchè piuttosto tecnica e “difficile” ( tutte le vie hanno diverse lunghezze di almeno 6a).
La nostra via, tre a settembre, inizia subito con un muro tecnico e forzoso (d’altra parte siamo a Forzo). Segue uno splendido traverso in fessura. Poi due bei tiri in placca liscia e monotona (5c). Segue una lunghezza con un bombè di 6a molto nervoso e una lunghezza con un muro assai duro (6a+), sezioni ben risolte da Renato. Arriviamo in cima con un ultimo stupendo tiro in spigolo (5c). Qua e là bisogna anche fare attenzione a non disturbare i Gigli di San Giovanni e i raperonzoli alpini che crescono nelle fessure.
Un gran sole e roccia calda ci riaccompagnano in basso con le doppie (di cui una incastrata nel maillon e recuperata da Renato, ovviamente quella del tiro più difficile…).
parete del falco o del flaco?