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Il titolo non è un granchè, avrei potuto usare altre citazioni, pare che di luna sia piena la letteratura.
Dopo aver perso causa maltempo la bella eclissi totale di giugno abbiamo oggi un’eclissi parziale: il planetoide (io lo chiamo così, per tanti è un sistema binario) nasce con un lembo eclissato dall’ombra del nostro pianeta.
Queste circostanze sono piuttosto complicate da fotografare: occorre cogliere l’attimo in cui la luna sorge in un orizzonte libero a nord-est, e magari abbinarla al panorama. Purtroppo arrivo un po’ tardi dalla gita in montagna e mi ritrovo ad improvvisare.
Per fare le cose ben fatte occorre un buon treppiede ed un teleobiettivo con inseguimento automatizzato. Per fare una bella foto alla luna, inoltre, occorre aspettare che sia alta nel cielo, nell’atmosfera limpida e stabile, ma questa è una luna particolare e va ripresa dov’è. Per giunta, causa praticità, mi ritrovo con un normale tripode ed un MTO da 10cm (che uso come fuoco diretto della reflex). C’è anche qualche strato nuvoloso a complicare le cose, e dopo aver traballato un po’ assieme al tripode riesco infine a riprendere solo la fase di penombra. Che poi visivamente è per lo più ignorata, l’unico fattore che cambia è la luminosità della luna, sensibilmente inferiore al normale.
Insomma, il risultato è quel che è; ma per come è venuto, la corsa per arrivare all’appuntamento, la ricerca, l’idea, l’incertezza mi ci sono già affezionato.
Con calma mi riprendo il panorama, con le pleiadi ed il Toro della luminosa Aldebaran, poi me ne torno a casa, la giornata è stata sufficientemente piena… come la luna!
Come cambia le cose
la luce della luna
come cambia i colori qui
la luce della luna(I. Fossati – La pianta del tè)
Grazie a Ilio e Valentina per la provvidenziale assistenza e, soprattutto, per la curiosità.