D’inverno il Pian della Mussa ha il suo fascino. Il silenzio lì è più silenzio che altrove. La neve è più azzurrina che altrove, nell’indefinibile perenne ombra della valle che confina la luce del sole quel beffardo poco più in alto.
Il Pian della Mussa, sopra Balme, in Val d’Ala (TO), sarebbe anche un bel posto per fare sci nordico: si sale sulla provinciale (chiusa d’inverno per ospitare la pista) e superati i 400m di dislivello che separano Balme dal Piano si apre tutta un’ampia spianata dove il tracciato si reinventa ogni anno con geometrie divertenti. L’anello completo può superare i 10-12Km.
Purtroppo oggi siamo appena usciti da una tempesta di neve e vento che ha portato circa 50cm di spessore al Piano. Si tratta della prima neve dell’anno a quote non inusitate. Un anello di base ieri è stato tracciato, ma poi ampiamente rovinato da vento, passaggi a piedi e – tristezza – motoslitte.
Son comunque salito con piacere per vedere i glaciali colori del Piano, anche se oggi manca un po’ di incanto. Riesco appena ad arrivare all’estremità superiore per poi fuggire inseguito da un vento fastidiosissimo e freddo, presente solo oltre la metà del pianoro. Le montagne sono avvolte da cortine di fumo di neve. Bisogna aspettare che il vento cessi e soprattutto che le piste siano battute e tenute bene.
Le previsioni minacciano tra pochi giorni ripetute ondate di calore fenomenali, ma intanto la neve c’è e fa anche piacere. Per anni ho un po’ invidiato gli scialpinisti quando la neve per lo sci nordico mancava. Oggi scendendo trovo due scialpinisti che tornano dopo aver tentato di batter traccia al Tovo. Vento, crosta, accumuli, insensatezze: non è il momento – mi dicono.
Chissà che questa stagione ventilata non ci faccia riconvertire agli sci stretti.