Ancora le Placche di Oriana, dove le vie proliferano in modo entusiasmante, tant’è che senza i nomi alla base non è del tutto spontaneo individuare la linea scelta. Riusciamo comunque io e Fabio a salire Il Satellite, mentre Jcr e GFB sono su Pao-Mar.
La nostra via è una gran placca tecnica, un 6a continuo che mi rende ben presto fossile e delirante. Riesco tuttavia ad arrancare da secondo fino in cima senza raschiare. Il tettino finale di 6a+ tutto sommato evita il lavoro alle braccia con una buona spaccata. La placca è aderente, ma un po’ esfoliante, a tratti appena lichenata, quindi richiede massima attenzione.
Usciti dalla via raggiungiamo Jcr e GFB che ci attendono per salire Dico dico. Un’improvvisazione del momento: c’è scritto 5a, 5b… Sul secondo tiro arrivo ad uno spit e poi solo più ginepri. Pare occorra proprio scendere alcuni metri a sinistra dove si raggiunge la sosta in catena. Da qui la via sale alcuni metri e poi si divide a metà. Proviamo a salire a sinistra il muro, ma non ce la facciamo (scopro a posteriori che è una variante di 6a+). Andiamo a destra allora, non semplice causa roccia un po’ lichenata, ma si arriva alla sosta. Qui pare terminare la via.
Per uscire sulla sommità attraversiamo cinque o sei metri a destra, infilandoci sull’ultima lunghezza di Pao-Mar. Sorprese delle improvvisazioni esplorative sulle vie biforcanti. Occorrerebbe possedere uno stradario per conoscere gli incroci.
Gran bella giornata, con vento molto fresco e sbalzi termici. Bellissime le cime innevate e l’ambiente, come sempre. Ecco finita qui una gran due giorni di arrampicate sull’avanzare della primavera.
caro Flaco non so come tu possa accompagnarti a personaggi simili, JCR in genere rifiuta il bagagliaio per il trasporto di guano, GFB a volte è tridattilo, mah…