Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Zumstein

Seracco sospeso
Tra i seracchi sospesi della Punta Parrot

Lo scialpinismo primaverile è sempre molto incerto e di difficile interpretazione. Regala grandi soddisfazioni, ma trovare condizioni di buon innevamento, sicure, con meteo buono è difficile.  O almeno per me sembra esserlo. Questa stagione scialpinistica è stata molto incerta, soprattutto in primavera a causa delle abbondanti precipitazioni.

Tuttavia, proprio quelle abbondanti precipitazioni, unite a temperature molto basse che perdurano tuttora, permettono un imprevedibile prolungarsi della stagione della neve. Ecco così possibile concludere la stagione scialpinistica adesso, quando già il calendario suggerirebbe su queste vette solo picca e ramponi.

La nostra meta è la Punta Zumstein, che raggiungiamo pernottando al Rifugio Mantova. Salendo, oltre all’aria insolitamente fredda, scopriamo come la neve si trovi a quote molto basse, ben sotto i 3000m. Il Lago Gabiet è ancora in parte gelato, le sue acque sono ancora indecise se riflettere la neve o il verde della tenera vegetazione che tenta a fatica di imporsi.

Dopo la solita notte del mal di testa e mal di montagna, riusciamo comunque a raggiungere la vetta in circa quattro ore di salita su pelli (non mi accoltello, vista la scarsa inclinazione). I ghiacciai sono ben chiusi e la neve che li ricopre è durissima. Clima invernale per tutto il giorno, nonostante il sole, con un fastidioso vento gelido. Gli scenari glaciali di questo itinerario sono fantastici. Si contornano i seracchi della Vincent, per poi oltrepassare il Col del Lys, che regala la vista dei principali 4000 del Rosa. Dopo aver contornato alcuni curiosi seracchi sospesi della Parrot si sale la rampa finale che porta in cresta, dove si lasciano gli sci. Una cinquantina di metri di facile cresta affilata, da salire con picca e ramponi, e siamo in vetta!

La giornata radiosa e limpida regala un panorama immenso, sterminato. Ottima la vista sul Vallese e su Macugnaga, ma anche sulla pianura, dove alcuni laghi luccicano tra le foschie. La vicina parete N dei Lyskamm appare maestosa quanto impressionante, mentre alcuni omini spuntano in vetta alla P.ta Dufour, sulla normale elvetica. Sul Lyskamm orientale appare una debole traccia, mentre ancora nulla oltre lo Zumstein verso la Dufour. La tanta neve presente rende problematiche certe creste di misto, e la tentazione di proseguire muore subito, nondimeno agevolata da una certa mancanza d’ossigeno.

In discesa aspetto Ziano “the flippangher” che va a prendersi un the alla Capanna Margherita (ma non ne ha ancora basta?), però non c’è fretta, oggi la neve si mantiene ben congelata. Una bella sciata ci riporta a valle, sicuramente l’ultima di questa sorprendente stagione.

Dal Rifugio Mantova...
Panorama dal Rifugio Mantova: ancora tanta neve a bassa quota!
Dufour e Zumstein
Dal Col del Lys: Dufour a sinistra e Zumstein a destra
Vetta dello Zumstein
La vetta dello Zumstein, che si raggiunge dalla crestina di destra.
Sullo Zumstein
Dallo Zumstein: verso la Capanna Margherita.
Lyskamm, parete N
La parete N dei Lyskamm; sullo sfondo il Cervino ed il Bianco.
Macugnaga
Panorama verso la Valle Anzasca. Evidente il forte ritiro del ghiacciaio himalayano, che al culmine della Piccola Età Glaciale arrivò a minacciare Macugnaga… non sembra vero a vederlo oggi…
Le solite due...
La classica foto a Dufour e Nordend
Zumstein, la vetta!
Scendendo dallo Zumstein

Attenzione: in questi tempi le funivie sono aperte solo alle 16h30’…
Forse tra un po’ il solito filmino…

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