Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Torre Falconera

Via Michelin-Rossetto

La Rounc
Non rompete quella porta. La Rounc, una borgata isolata…

Seguendo strane improvvisazioni abbiamo avuto la bella idea di andare alla Torre Falconera per tentare la via Michelin-Rossetto (TD-, 260m, 5b obbl, 8l).

A Castel del Bosco entriamo in un bar, ma ci cacciano fuori perchè non è ancora aperto. Sono i segnali di una giornata che si rivelerà straordinaria. Per raggiungere l’attacco si visita una splendida frazione in parte diroccata, La Rounc. Segue un sentiero su un costone boscoso, tra rigogliosi castagni. La parete inizia improvvisa, immersa nel bosco, con una ampia placconata da percorrere in pura aderenza. Il resto…è un crescendo surreale di forze che se ne vanno… Parlino le foto.

Partenza!
L’attacco della via concede speranze su lisce placche tecniche.
II lunghezza
Anche la seconda lunghezza non è male… saliamo bene e tranquilli nonostante Luca abbia ricevuto nella notte cattivi presagi dal Grande Spirito.
Sulla terza...
Sulla terza si comincia a faticare… la via è piuttosto fisica, un po’ troppo per i miei gusti schizzinosi da placchista appoggiato.
Tra spigoli e placche
Tra spigoli e placche la via sarebbe pure bella…
Sosta
Dopo essermi scornato con un breve tratto di 6a (così si dice) arriviamo infine alla sosta della settima lunghezza. Gli strapiombi sono troppi, non fa per me.
Settima lunghezza
E aspetta, guarda cosa ci tocca sulla settima lunghezza! Disumanante, tra strapiombini notevoli, protetta nel tratto chiave da un paio di chiodini. Lasciamo intanto fare alla cordata che ci precede. Riuscirò a salire, ma ne uscirò toccato dal Grande Spirito.
Ultima lunghezza
Santo Grahal! Spiace un po’ non fare l’ultima lunghezza, ma questo tipo di “terreno” mi è davvero poco congeniale!  Salgo giusto per tentare, fino all’ultima fascia di strapiombi dove lascio un rinvio intero (lo vedete lassù). Distrutto, mi faccio calare come un corpo morto con la mente già nei “beati territori di caccia”. A pochi metri dall’uscita… Woah
Però
E dire che su di qui c’è chi arrampica con le stampelle! Umiliante.
Porcino
Meglio andare a funghi eh eh eh

Mica è finita qui. Non ho ancora scritto che le doppie lungo la via riservano altre sorprese. Nessun incagliamento, a parte una corda ribelle dall’asola facile. Nondimeno nessun albero-sosta è stato divelto. Dobbiamo però recuperare un friendino sfuggito a Luca, poi il mio reverso finisce dritto su un castagno alla penultima doppia. Per scendere senza attrezzo eccedo nell’utilizzo di freni moschettone (sapete, le prime volte… meglio andare sul sicuro…) e finisco per spingere sul marchard come un disperato, a due mani. Tant’è che vedendomi inginocchiato a tirare, il mio socio mi scambia per un musulmano rivolto alla Mecca. Recupero comunque il reverso.

Messo piede nel sottobosco fuggiamo via prima che qualcuno ci chieda per quale masochistico motivo abbiamo lasciato un rinvio a dieci metri dalla vetta per scappare via in doppia lungo la via… in ginocchio.

Grazie a Luca per la grande giornata! La prossima volta prima di partire… guardo meglio la natura delle vie e… interroghiamo il Grande Spirito!

5 thoughts on “Torre Falconera

  1. Woah! La tua lingua parla diritta giovane uomo bianco!
    Grazie a te per la compagnia e per aver tirato tutta (o quasi…) la via…
    …che poi, a ben guardare, il mesto ritiro è stato fatto per recuperare il friendino perduto…!!!!

    1. La prossima volta interpelliamo prima il Grande Spirito. 🙂 Bisogna andare più in là. Intendo oltre il Monginevro, mi sono venuti in mente bei posti un po’ più appoggiati.

Commenti

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