Non mancano, in queste entusiasmanti giornate grigie, occasioni per fare due passi e magari scoprire nuovi itinerari.
Un luogo semplice da raggiungere e dall’aspetto sorprendentemente pittoresco è il Vallone del Bourcet – in Val Chisone. Noto per una falesia di arrampicata è in realtà meritevole anche per una visita al suo interno, nei piccoli paesi, tra pascoli e scorci molto pittoreschi. Degni di nota sono l’orrido iniziale e il paese di Chasteiran, abbarbicato su un dirupo e con una chiesetta dal sapore un po’ gotico ed evocativo. Sul retro della costruzione, verso il paese, c’è anche spazio per un commovente raccolto cimitero, dove piccole croci spuntano nell’erba e alcune galline zampettano indaffarate.
Proseguendo nel fondo del vallone si arriva all’alpeggio di Chaulieres, dove la sterrata termina e si apre un sipario di pascoli e pecore. Ahimè non manca un ariete dall’aspetto minaccioso. Tantè, si torna indietro, in questo inaspettato sole! Sono molto grato alla ritrovata Emanuela per avermi fatto conoscere questo luogo in un giorno che sembrava promettere così poco e di cui invece resteranno gradevoli ricordi.
La domenica torno tra le montagne di casa per due passi avvolto nella nebbia del Ciavanis (Val Grande di Lanzo), ritrovandomi da solo nei colori di questa inquieta estate. Ricerco come d’abitudine spunti assenti per qualche foto, cercando di non disperdermi nel grigiore dominante. Molecole di acqua ovunque. Me ne torno a casa gocciolando, dopo aver tentato di capire la nebbia.
