Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Ritorno al Biollè

Al Biollè
una nuova biollettata

E perchè non tornare ai Torrioni del Biollè? Una bella biollettata delle migliori abitudini. Riscoprire il piacere dell’avvicinamento sul sentiero che si perde nei boschi fino ad rivelare il Bec di Mea, poi un nuovo tuffo tra gli alberi per attraversare il Vallone di Unghiasse ed arrivare ai piedi delle pareti.

Da tempo non salivo la Via del Camino. Purtroppo il tempo passa anche per le pareti. Ora la fessura iniziale è invasa di vegetazione, ma anche sulle due lunghezze successive alcune betulline stanno prendendo il sopravvento. Vegetazioni a parte la via è sempre delicata e interessante. Compreso il camino finale, dove la mia amica tenta ogni diavoleria pur di non strisciarci dentro. Ma quel camino è permaloso, va preso con calma e guadagnato centimetro per centimetro, allora ti lascia passare. Tranne a volte che ti lascia passare subito, ma vai a capire.

Dopo una bella doppia saliamo un po’ di tiri sul settore del Gruppo Utopistico. Faccio un po’ di fatica a superare un passo blocco che a volte mi blocca, ma con Emanuela la sintonia è già totale. Arriviamo al terrazzone che il sole si è già nascosto tra le nubi. Ed ecco trascorsa una giornata davvero entusiasmante su queste aderenti rocce di gneiss occhiadino, in un ambiente di ampio respiro sull’alta Val Grande di Lanzo. Queste pareti sono un po’ delicate, ma liberano una sorta di benessere che ti dà quella particolare energia per affrontare una nuova settimana.

Sono grato a Emanuela per la determinazione nonostante il tendine ribelle, e per aver apprezzato.

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