Torno a Caprie per due tiri pomeridiani con Renato, che conosce nuovi settori. Uno di questi è lo sperone del gran ritorno.
È davvero grande e lodevole il lavoro svolto da poche persone che mantengono e accrescono questa falesia carica di storia e belle arrampicate, monotiri e multipitch. La prima lunghezza secondo la relazione è 5+, ma trovo più corretta la gradazione di Renato che propone un 6a/6a+. Ne esco infatti da zavorra frastornata. Si tratta di salire una fessura svasa da affrontare con una dulfer molto decisa e complicata, anche se sono pochi passi. La seconda lunghezza, 5a, forse è addirittura sovragradata invece. Ma quel che conta è che è davvero una bella via, per di più oggi appena ripulita. In realtà non si ferma a due lunghezze, ce n’è ancora una, sempre con passi di 5, su una placca che offre movimenti e linee molto entusiasmanti. Arrivati in cima si scende con un paio di doppie.
Ci sarebbero poi monotiri interessanti, nonchè una lunga fessura trad. Buoni per prossime visite!
Sempre degno di nota è il clima particolare di cui godono queste falesie valsusine, infuocate dal caldo continentale estivo e da föhn ed inversioni termiche invernali. Così prosperano specie vegetali spesso fuori luogo, come ulivi, mandorli e stranissime succulente normalmente relegate a ben altre latitudini, come l’aloe.
Grazie a Renato, che non vedevo dai tempi della placca briançonnoise di 6a++++++, per questa bella rampicatina.