Ecco una giornata d’autunno congeniale. Tepida, sole pallido, ma quanto basta per riscaldare la roccia. Nessuna fiera dei fenomeni meteorologici. E poi quell’ambiente silenzioso, immobile e l’aria tersa perturbata solo dal cadere quieto delle ultime foglie.
Si torna così ai Denti di Cumiana, dove ripercorro ricordi ogni volta piacevoli, dal tranquillo avvicinamento nel bosco, al piacere di una roccia salda e aderente. Qualche pensiero corre sempre a Boccalatte quando s’incrocia l’attacco della via Brik, ma noi oggi corriamo verso la via dei Diedri. Si trova più in alto, alle pendici del paretone terminale del Dente Orientale. Bisogna camminare un po’ prima di iniziare ad arrampicare. Forse è per questo che non c’è traffico come sulla vicina Sbarua, nemmeno in “alta stagione”. Ed è bello così.
Quasi estratta a sorte, la sorte di oggi ci porta su una elegante linea di salita aperta con un generoso utilizzo di chiodi a u (ma non mancano knifeblade, lost arrow, universali e via andare).
La prima lunghezza è subito delicatina, in un diedro placcoso. Occhio ad uscire decisamente a sinistra per non saltare la sosta. La seconda lunghezza prosegue nel diedro senza grosse novità ed una piacevole arrampicata. Sulla terza accattivante lunghezza, dopo il tettino e la placca con uscita muschiosa occorre forse traversare a destra, dove si trova un chiodo; io invece ho salito la placca fino alla ben visibile sosta.
Sulla quinta lunghezza, seguendo il traverso a destra, la sosta giusta sarebbe quella che si trova contornando tutta la parete strapiombante. Per la successiva lunghezza seguire gli spit di una via preesistente fino ad un chiodo… a u (sosta a sinistra)!
Occhio infine all’ultima lunghezza: il rischio di incastrare la corda sulla facile, ma articolata cresta è davvero notevole e la mia corda c’è cascata in pieno.
Non troviamo nessuno oggi in cima, solo un incantevole silenzio ed una vista che si perde sulle vette più alte delle Alpi. Il sole opaco rende la giornata ancora più soffice. L’autunno è una stagione di transizione, ma non ha fretta, è calma e se ti lasci uniformare alla sua atmosfera quasi non vorresti più lasciar passare questo prezioso tempo lontano dal mondo che va troppo veloce. Scendiamo con calma colmando i caschi di castagne.
Grazie Chiara, straordinaria compagna di corda, per aver gradito questa salita sui Denti e per questi comuni desideri rocciosi. Buono anche l’autunno sta volta!
Ricordati di togliere le castagne prima di rimettere il casco!
…ultima foto…Peynet non avrebbe saputo far meglio….sembrano fatti una per l’altro….
Okkio Flaquito….timeo danaos dona pherentes…
Errata porridge….timeo danaos et donna ferentes….
fate troppo i furbi qui, tu e il tuo amico Paul Simon… sigh…
(oltre a non saper scrivere, ma l’errata porridge mi è piaciuta)
Fùr Also spracht Zarathustra: “Du bist eine Schlampe”
…oh no! …solo grande affetto un poco scherzoso por todos…Flaquito y Paloma…
Flaquito el drito!