
Non stiamo parlando di cucina, ma del ritorno al Monte Cossarello. Mai lasciare le cose a metà, così rieccoci qui con il sole a fare la Penna Nera, splendida via di placca del maestro Lanza.
Risaliamo così al Col di Lazooney da Niel, in Valle di Gressoney. Da qui attraversiamo al Col di Loo e ravanando un po’ arriviamo alla base della parete. Il paesaggio è sempre splendido, il senso di vastità dona una gran quiete a chi arriva qui e si lascia prendere dal silenzio dei pascoli, attraversato solo dal fischiare del vento tra i larici.
La via è un bel capolavoro dell’arrampicata su placca, ottima roccia. Tecnicamente mi pare un po’ oltre il 4a/5a. Forse di 4 c’è il secondo tiro, qualcosa sul penultimo. Ma sono le solite opinioni di gradi. La chiodatura è a tratti un po’ alla Piola, va considerata la spittatura dal basso. Qualche friendino può servire per rendere plaisir a piacere la fessurina finale. Non cercate la sosta di vetta, ma c’è un giochino: uno spit in mezzo all’erba da trovare.
Il ritorno al Col di Loo è su pietraie prive di sentiero, ma molto comodo considerando che non occorrono doppie e non ci sono tratti accidentati. E non ci sono nemmeno code per fare la via.







E con questo chiudo l’estate sulle Alpi. Eh sì, per varie ragioni molti amici compagni di corda si sono un po’ persi e le mie prospettive si sono riadeguate. Grazie allora a Luca, non solo per quest’ultima arrampicata, ma anche per aver gradito di fare oltre un migliaio di metri di dislivello tra montagne fantastiche, in mezzo a pascoli e spartiacque dove meno te l’aspetti compaiono laghetti di bellezza straordinaria, contornati da eriofori che sembrano soffiare pensieri di pace nel vento.
Forse fai troppo dislivello..;-)