Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Punta Girard

Quando il vento della notte lascia il posto all’aria chiara molto mondo dorme ancora, io sono vivo…

Punta Girard

Eh sì, bisogna alzarsi e camminare che è ancora buio, ma quando ottobre dà il meglio di sè allora merita dare il meglio di sè. La camminata alla Punta Girard richiede un minimo di impegno, se non altro per la sezione oltre la Talancia Girard, priva di sentiero e su terreno tormentato.

La partenza da Forno è accompagnata dalla luna, sono le 6h50′. Non fa freddo e non c’è più vento. Ed appena ci si alza un poco dal fondovalle un evidente tepore allieta il chiarore del crepuscolo mattutino.

Nei pressi del lago della Gura sono sorpreso da una delle albe più belle che si possano osservare da queste parti. La solitudine totale rafforza la percezione dello spettacolo. La Val Grande di Lanzo è ben esposta ad est. Da quando i primi raggi illuminano la cima dell’Uja della Gura passano pochi minuti per illuminare l’intera conca. E tutto diventa di un oro arancione intenso, acceso, per pochi minuti sembra di essere avvolti da una atmosfera magica ed emozionante.

Da notare poi la presenza di enormi blocchi di neve, lascito di valanghe di una annata particolarmente nevosa. Il nuovo corso climatico impone neve abbondante, ad alta quota anche in inverno, e gran caldo. Così i ghiacciai si estinguono, mentre i coni valanghivi trionfano di neve perenne.

Caldo coccolante anche oltre il Daviso e fino in vetta. La salita oltre la Talancia è un po’ laboriosa e faticosa. Le pietraie indietrose sono spietate ed ostacolano la loro risalita. Occorre poi trovare il percorso migliore tra paretine variegate.

Però che bello arrivare lassù dopo più di duemila metri di dislivello, assopirsi al sole che neanche d’estate è così mite,  per essere destati solo dal cirp di un gracchio di passaggio. Mentre quello del gipeto è un passaggio silenzioso e sfuggente. Mi sento molto meno solo nella solitudine di quassù che nella vita di tutti i giorni.

In discesa le pietraie indietrose mi aiuteranno, se farò basta attenzione, mentre al Daviso prenderò gli ultimi caldi raggi di sole.

E il weekend più bello dell’anno non è ancora finito!

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