Penso che tra le passeggiate autunnali, nel vivo dei colori e nell’immobile aria tersa ancora mite di ottobre, questa sia una imperdibile.
La conca di Devero non spicca certo per solitudine, ed è comprensibile. Tuttavia è sufficiente allontanarsi un poco dal centro del pianoro per ritrovare una calma accettabile.
Questo itinerario è un crescendo di sorprese. All’inizio si percorre un largo sentiero di scarsa inclinazione nell’ombroso versante ovest, ormai privo di sole fino a tarda mattinata.
Salendo un poco il panorama si apre su pittoresche visioni, dove i larici variopinti mostrano il meglio di sè. L’aria tersa ed i colori accesi rendono da cartolina le montagne sullo sfondo.
Ma sono i laghetti glaciali a completare il quadro di un ambiente indimenticabile! Dalla Bocchetta di Scampia un ripidissimo sentiero conduce in breve alla curiosa vetta a panettone. I passi scricchiolano sugli steli secchi dell’erba. Lo sguardo spazia su pendii sterminati e di modesta inclinazione, che ispirano suggestioni nevose. Chissà. Intanto è l’autunno che mostra il meglio di sè, anche oggi. Sui 4000 del Vallese spolvera la pochissima neve che si vede in giro. Tutt’intorno montagne suggestive, di cui chiedo in continuazione dettagli.
Il ritorno si conclude con una semiravanata in cerca del Lago Devero, che alla fine s’è nascosto tra dossi multicolore proprio quando già pensi di esserci quasi dentro! Tant’è, oggi ci siamo riempiti gli occhi di un autunno indimenticabile.
Dopo La Rossa di anni fa era d’obbligo tornare una volta qui. Un grazie di cuore a Simo, la “guida” di oggi, persona speciale con la quale ho avuto il privilegio di condividere alcuni sentieri e sogni in montagna e che mi ha riempito la giornata di curiosità anche su queste montagne. E grazie alla strepitosa compagnia di Lara&CM. Purtroppo sulle ultime foto s’è incriccato il 17-85 sul 17. Le mie ginocchia anche si sono un po’ incriccate, ma un giorno forse tornerò per il Cervandone? Buon autunno e buoni colori a tutti!