Sì è rotta ufficialmente oggi la lunga siccità che governa questo inverno a partire dal 19 dicembre, data dell’ultima esigua precipitazione qui nei dintorni delle Alpi Graie Meridionali. Allora fu una nevicata che portò pochi centimetri e l’illusione dell’inverno. Spazzato via il 24 dicembre da un föhn che innalza la colonnina di mercurio a ben 22,2°C.
Da allora il famoso vento caldo ha preso… il sopravvento! Sulle cime è stato una presenza quasi costante, nei pressi delle pianure episodico, mentre in pianura quasi assente. Gli effetti termici però si sono fatti sentire un po’ ovunque, eccetto nelle pianure dove sono prevalse le inversioni termiche.
Solo del tutto episodicamente la temperatura è scesa sotto i -5° (-5.8°C l’11 gennaio), un valore che certo non spicca in questo periodo. Assai interessante invece i +16°C registrati nella notte del 14 gennaio, con vento a quasi 90Km/h.
Ancora una volta si conferma la tendenza di questo optimum climatico sempre più palese, con temperature elevate nel corso dell’intero anno. Talora non tanto nei mesi estivi, piuttosto nelle stagioni intermedie, con i ghiacciai che sciolgono costantemente anche ad ottobre. E si conferma l'”umiliazione” del mese statisticamente più freddo dell’anno, che lo diventa sempre meno. Un gennaio sempre più anonimo, privo di fenomeni di rilievo.
È pure completamente svanito fino intorno ai 2400m l’abbondante accumulo di neve caduto tra fine ottobre e inizio dicembre. Oltre un metro di neve perso a quote dove almeno in inverno dovrebbe sopravvivere il permafrost, non sciogliersi la neve.
Tornando alla precipitazione di oggi (vedi figura sopra), osserviamo che è stata anticipata da un repentino rialzo termico, assai singolare, che ci ha risparmiati da una nevicata che avrebbe potuto essere del tutto simile a quella del 19 dicembre. Solo durante il mattino, il lento calo termico ha consentito alla temperatura di avvicinarsi allo 0, con alcuni fiocchi a fenomeno ormai quasi concluso.
Le previsioni per la prossima settimana sono molto incerte, ma sembrano escludere fenomeni significativamente più freddi di quelli avvenuti sinora.
Le previsioni stagionali dell’ECMWF (progetto Copernicus) invece annunciano una novità interessante per febbraio. Confermano sì la tendenza molto mite, questo sembra ormai essere un dato incontrovertibile. Ma le precipitazioni imperverseranno. In arrivo tanta neve in montagna? Staremo a vedere. Nel frattempo possiamo seguire il meteo in tempo reale su Cafasse Webcam Meteo.