Si è chiusa l’unica settimana dell’anno sin qui ad aver portato un po’ di gelo. Già sabato un nuovo nucleo di aria calda in quota ha riportato le temperature su valori molto elevati.
Ci troviamo così con tanto ghiaccio sottile, il cui stillicidio non invoglia più di tanto. Ma la situazione potrebbe peggiorare, ebbene sì, e allora ne approfittiamo per un visita da esordienti sui torrenti ghiacciati.
La cascata della Sentinella di Sea è così facile da non meritare nemmeno attenzione nel nuovo libro delle cascate della zona, Flussi Ghiacciati. Ma la nostra meta, la cascata del Mulinello, aveva ghiaccio davvero troppo sottile, fragile e improteggibile.
Ci divertiamo così a salire il percorso glaciale di questo ripido torrente, con solo un paio di gradini piuttosto ripidi. Ma per noi sono sufficienti. È bello il colore del ghiaccio, la sua lenta consistenza, il suo ambiente silenzioso eppure l’acqua scorre veloce e caotica al di sotto.
Arrivati poco oltre l’altezza del santuario, presso la presa d’acqua, si esce su un comodo sentiero. Torniamo al paese contenti di aver giocato un po’ e strappato una parvenza d’inverno ad una stagione che non c’è.
Grazie a Chiara, bravissima.
Ciao la cascata si chiama “Cascata di Iride”. Non è stata pubblicata sul libro credo per dimenticanza e non perché troppo facile. E’ infatti una bella possibilità quasi sempre formata anche negli anni di magra come questo, che serve per avvicinare i neofiti al ghiaccio e per esercitarsi nel cramponage. Non ultimo, una possibilità per ripetute in solitaria (come per il sottoscritto che quest’anno l’ha salita una decina di volte) quando c’è poco ghiaccio nei dintorni. Un po’ come ripellare al Pian della Mussa…Saluti
Grande Marco!
Grazie per l’info, risolto l’enigma della cascata mancante