Vettenuvole

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Aridità

Riepilogo dell’inverno 2018-2019

L’autunno si chiude umido e con costanti correnti meridionali. A fine novembre abbiamo già oltre 2m di neve sulle Alpi, ed una costante assenza del vento di föhn. Che si prepari un inverno umido?

E invece no. Dicembre scorre arido e abbastanza mite, interrotto solo da una breve nevicata il 19. Ma il vero cambiamento, il volto di questo inverno arriva solo alcuni giorni dopo. Il 24 dicembre la temperatura sale a 22.2°C, le gelate notturne praticamente svaniscono. È l’inizio di una lunga primavera, segnata da un vento di föhn praticamente incessante sulle Alpi e pochissime precipitazioni.

Gennaio svela un volto mite e ventilato. Le pochissime precipitazioni non stupiscono, è il mese più siccitoso dell’anno. Il gelo è molto moderato (-5.8°C l’11 del mese, è la minima più bassa, e non ci sono giorni di gelo).

Ad inizio febbraio ci sono le uniche vere precipitazioni della stagione: circa 30mm, un metro di neve intorno ai 1000m. Che svaniscono in circa una settimana, grazie ad una nuova svolta siccitosa e mite. Non ci saranno altre piogge nel corso del mese.

L’aridità è anche il segno distintivo del mese di marzo. E qui l’anomalia si fa più pesante. Marzo è primavera, raramente è siccitoso. Ed invece il bilancio idrico di 12.6mm lo rende il più asciutto dal 2003 (quando il pluviometro si fermò a 3mm e del tutto simile a quello del 2008, con 12,7mm). I giorni di föhn sono stati ben 13, anche in questo caso si può parlare di vento quasi incessante in montagna, intervallato a periodi di calma anticiclonica. Da registrare i soliti incendi che caratterizzano i prolungati periodi di föhn. La neve intanto è sparita fino oltre i 2500m.

Quando si parla di cambiamenti climatici è interessante osservare anche come le anomalie termiche vengono distribuite nel corso dell’anno. In questo ultimo anno l’estate non è stata particolarmente calda, tuttavia il caldo anomalo si ripresenta e perdura anche in autunno, quando in quota invece dovrebbero cominciare gli accumuli nevosi. Ma è ancora più interessante osservare come la neve invernale ormai scioglie prematuramente sotto i 3000m già nel corso della stessa stagione fredda, anziché accumularsi.

Ora aspettiamo le piogge d’aprile, come uno schiaffo improvviso, un gesto, un urlo.

Il 16 febbraio nelle Valli di Lanzo: la neve sui versanti sud è ormai relegata oltre il Pian Ciamarella (2200m).
Mese T. media (°C) T. min (°C) T. max (°C) Precipitazioni (mm)
Dicembre 4.6 -5.3 22.2 6.8
Gennaio 3.2 -5.8 16.0 7.2
Febbraio 6.5 -3.5 22.3 31.6
Marzo 9.6 -1.8 22.9 12.6

In tabella i numeri dell’ultimo inverno. Viene riportato anche marzo, mese significativo dal punto di vista delle anomalie nelle precipitazioni. Da notare anche come le temperature del mese primaverile si differenzino poco da quelle dell’ultimo mite inverno.

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