Tre giorni di sciate in questo inizio dicembre, con la neve che dopo una stagione di latitanza torna bella anche sulle Alpi occidentali. Monte Zerbion, Mont de la Tza e Cima Fournier sono le nostre mete polverose nelle due grandi valli glaciali delle Dore.
6.12 – Il Monte Zerbion nella sua significanza scialpinistica è preferibile con partenza da Promiod, in Valtournenche. Pendii moderati e stupendi da sciare, su ottima polvere. Oggi è sciabile anche il tratto finale che conduce in cima. Non farsi tentare dalla più breve, ma selvaggia salita dalla Val d’Ayas: il colletto è meta continua di eliski. Bello il panorama sulla valle in un verde ancora quasi primaverile.
I prati di Promiod sono ormai quasi privi di neve, ma la stradina facilita l’avvicinamento ai pendii superiori, in alcuni punti è già quasi necessario togliere gli sci. In compenso la neve in alto è straordinaria.
7.12 – Il Mont de la Tza si raggiunge da Buthier di Gignod, nella Valle del Gran San Bernardo. Anche qui i pendii iniziali presentano pochissima neve, che nel momento in cui scrivo potrebbe già persino essere sparita tutta. Tant’è, anche qui la sciata avviene in un ambiente ampio e solare, su neve prevalentemente molto buona, appena contaminata a tratti da una leggera crosta. L’itinerario è oggi molto tracciato e frequentato.
8.12 – Infine chiudiamo cambiando settore. Siamo in Val di Susa, a Bousson, sopra Claviere. Saliamo la Cima Fournier per il versante nord. La neve in questa valle è molto più abbondante che in Val d’Aosta, soprattutto a bassa quota, ed è tutt’altro che trasformata. In questo giorno caldo, ma ancora privo di vento, la neve si conserva leggera e candida. La discesa diretta nell’ombroso versante settentrionale riserva una farina leggerissima e spettacolare da sciare. Nei pressi del Lago Nero si aggiunge anche la brina frusciante. Peccato che sia così breve, ma il divertimento è assicurato!
Grazie a tutti i preziosissimi compagni di questi straordinari giorni!