Nonostante il caldo, resiste un po’ di neve da sciare in questa parte terminale dell’anno.
Pintas Pelouxe
Il 26 dicembre siamo al Monte Pintas, da sud, dalla Val Chisone. La neve è ormai molto solida e sciabile, fin troppo solida, decisamente ghiacciata.
Dal Colle delle Finestre sembra che la salita sia cosa fatta, ma ci sono ancora diverse centinaia di metri di dislivello che non finiscono mai. Il vento soffia fastidioso e maschera una temperatura altrimenti molto gradevole.
Conviene scendere in pieno sud, anche se è decisamente ripido. Oggi poi la discesa è un po’ troppo ghiacciata per essere eccezionale, allora risaliamo dal Colle delle Finestre anche il Monte Français Pelouxe. Qui la neve, caduta molto umida, è poi stata pressata dal vento contro il pendio, minimizzando o annullando l’effetto crosta. Risultato: una neve sorprendentemente simil primaverile, che regala una sciata davvero eccezionale.
Infine ipelliamo ancora alla casa del guardaparco per un’ultima piacevole sciata fino a Balboutet.
Monte Rosso di Vertosan
Dopo la riposante salita al Col Lusera del 27 dicembre, che sconsiglio causa crosta, il 29 siamo al Monte Rosso di Vertosan, da Vetan.
A Vetan la situazione è completamente diversa rispetto alle Cozie e Graie Meridionali. Sui versanti meridionali c’è ancora neve e non una mescola di ghiaccio o firn ghiacciato. Ma ritroviamo neve molto umida a tutte le quote, anche qui è necessario partire sopra i 1600m per poter sciare ed anche qui continua a fare molto caldo.
La giornata è davvero splendente e l’itinerario molto vario e panoramico. In salita passiamo nei pressi della Punta Leysser, per poi attraversare alcuni ripidi pendii che adducono alla nostra vetta. In discesa, dopo il primo tratto, anzichè riattraversare alla Leysser percorriamo l’intero vallone dell’antico esercito romano. Dopo una bella sciata iniziale occorre fare un lungo spostamento, che se sciisticamente non dice molto è invece molto appagante dal punto di vista ambientale.