Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Rossa di Sea – diretta sud

Alcuni solidi per cristallizzare richiedono fessure ed altissime pressioni. Per l’acqua è sufficiente qualche anfratto riparato, umidità e atmosfera immobile. Al Pian della Mussa ad esempio la possiamo ancora vedere, la molecola dell’acqua ripetere la sua polarità.

Ma il Pian della Mussa lo sfioriamo appena, per risalire il ripido vallone che conduce alla Punta Rossa di Sea. Un vallone che quasi mai ha neve, ma questo 31 dicembre ce ne ha eccome, e allora ne approfittiamo.

L’itinerario alla Punta Rossa di Sea per il vallone diretto sud è molto suggestivo, selvaggio, poco o per nulla percorso. Segue il sinuoso vallone, dapprima ripido e stretto, poi aperto e articolato. Bisogna indovinare dove salirlo direttamente, dove superarne alcune asperità, ed infine abbandonarlo per salire l’ampio e poco inclinato plateau che sostiene la vetta.

Oggi non c’è un filo di vento e in cima fa addirittura caldo, il sole si riflette sulla neve. Le sorgenti della Stura di Sea nascono nel bianco intimo di un mondo incontaminato. Viene davvero difficile andare via da un posto così rilassante e spettacolare.

La discesa è la più bella di sempre. Un firn così trasformato e primaverile non lo si trova nemmeno a giugno, omaggio di un dicembre caldo e disorientante. Sulla strada carrozzabile al ritorno troviamo resti di una valanga epocale.

L’ultima luce dell’anno se ne va con una gita a cui tenevo da tempo. Grazie a Enrico. Buon anno!

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