Il Rimpfishhorn è la “montagna dalle molte pieghe” del Vallese. In effetti è una montagna a fisarmonica, la cui gobba più elevata è sbilanciata verso meridione.
Ci sono molti modi per salire qui. Due prevedono l’accesso con impianti di risalita: dal Britanniahütte e da Zermatt. Preferiamo l’accesso a piedi dalla Täshhütte. C’è un po’ di dislivello in più, ma tant’è: è ripagato dall’ambiente migliore. Questo rifugio è posto in un luogo molto tranquillo e gradevole, dal rapido accesso, dove passare la notte dopo il viaggio è riposante. La struttura è pulita e tenuta molto bene.
L’avvicinamento al ghiacciaio sfrutta un ottimo e segnalato sentiero comune alla salita dell’Alphubel. Non occorre preoccuparsi di sbagliare strada: intorno ai 3500m si individua facilmente un’abbondante serie di ometti che scendono verso destra sul ghiacciaio.
Da qui salgono pochissime cordate (oggi noi e un’altra). Dal Britannia individuiamo una persona solitaria attraversare i ghiacciai. Numerosi sono invece sono gli alpinisti che salgono dagli impianti di Zermatt.
Il tratto più difficile della sezione finale della vetta è posto all’inizio, in quanto il canale è ghiacciato e le rocce sono verglassate. Oltre metà canale, dove si gira a sinistra (sosta), l’arrampicata diventa semplice e piacevole fino in cima, tanto da non richiedere nel nostro caso assicurazioni varie, nemmeno l’uso dei ramponi. Anche in discesa è sufficiente disarrampicare con molta molta calma e attenzione. La soleggiata placca chiave di II+ è in realtà non più difficile di tutto il resto, solo un po’ più esposta. La roccia è ovunque salda e piacevole.
Quel che conta: l’ambiente. Straordinario, esteso, meraviglioso. Stare qui, attraversare questi ghiacciai e queste vette è un vero privilegio concesso dalla natura in cui viviamo. Grandiosa la vista sulla catena del Mischabel, sul Weisshorn e sul vicino, imponente Strahlhorn.
Come sempre giornata piuttosto fredda e soprattutto sferzata da un vento moderato, ma davvero fastidioso. Il disprezzo meteorologico sull’estate 2021 continua fino al suo termine, ce ne siamo fatti una ragione.
Ringrazio Sabrina per la preziosa compagnia in questa salita.