Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Cinquetti alla Rocca Sbarua

Ritorno di rado alla Rocca Sbarua, un po’ perchè lì trovo sempre maltempo, un po’ perchè bisogna attraversare un centro abitato (Torino) che non amo particolarmente causa incredibili code e traffico in tangenziale. Se poi si aggiunge che a Sbarua bisogna far le code anche per arrampicare la frittata è fatta. E sì, perchè è bella la Rocca con le sue lunghe vie, di tutte le difficoltà e di grande eleganza.

Oggi le previsioni sono incerte, ma non danno pioggia. La meta è la Cinquetti: una classicissima via ben protetta alla quale è intenzione congiungere in linea logica Tupac amaru. Risultato: una bella parete di granito, uno sviluppo di 400m su difficoltà che non superano il 5 della scala francese. Placca, diedri, traversi e qualche breve dülfer; mai troppo di forza, ma da buon utilizzo dei piedi.

Un po’ per il tempo, un po’ perchè è solo sabato e non domenica, in parete c’è solo un’altra cordata oltre alla nostra. Tranquillità e nebbia autunnale sbiadiscono i colori accesi delle foglie dei castagni; i vecchi chiodi arrugginiti portano il ricordo dei primi audaci percorritori di queste slanciate pareti.

Dopo aver scalato quattro lunghezze per circa 100m di parete ecco che ad una nebbia sempre più fitta si sostituisce un violento scroscio d’acqua perdurante. Non resta che riparare mestamente con un paio di doppie su Barbaflipot, che ci riportano nei boschi. Da notare che la prima doppia scende un po’ in diagonale su placca (ammuffita), quindi la discesa va un po’ lavorata di piedi badando a non pendolare troppo. Resta la sensazione, nonostante il pessimo tempo, di una via semplice, ma spettacolare, elegante, logica, di grande soddisfazione. Un giorno bisogna tornare e finirla.

Un pensiero e sincera ammirazione per la ragazza davanti a noi, caduta malamente sul traverso del penultimo tiro rimediando un brutto colpo.

Via salita con Paolo, esordiente e determinato, autore di molte delle foto di oggi, e Riccardo, a cui va il merito di aver scelto e tirato un’ottima via. La prossima volta ci portiamo anche il sole.

Sbarua Cinquetti
Partenza
Sbarua Cinquetti
nella nebbia…
Sbarua Cinquetti
diedro
Sbarua Cinquetti
primo traverso
Sbarua Cinquetti
diedro tecnico
Sbarua Cinquetti
al quarto tiro
Sbarua Cinquetti
prima calata
Sbarua Cinquetti
nella pioggia e nella nebbia

6 thoughts on “Cinquetti alla Rocca Sbarua

  1. bella la Sbarua…almeno per quello che ho potuto leggere sulla guida! non sono ancora riuscito ad andarci. mi piacerebbe fare la gervasutti e la via di guido rossa. ho visto anche degli interessanti concatenamenti.

  2. La Sbarua va omaggiata almeno almeno una volta! Le vie che citi non le ho mai salite, ma sono molto interessanti. La seconda, in particolare, va superata in artif a meno che non fai gradi sul 7…

    Se ti piace lo stile del granito/gneiss ti suggerirei anche una visita in Piantonetto e Valle Orco, nel Gran Paradiso. Il prossimo anno mi piacerebbe davvero riuscire a fare la Malvassora al Becco Meridionale della Tribolazione.
    Ciao!

  3. buona sera. Ho ripetuto la via della fontana in questione, credo due anni fa in una splendida giornata di fine DICEMBRE. Ho un bellissimo ricordo di una via logica ma non ricordo che era lichenata, e sporca. Anzi avendo fatto diverse vie alla SBARUA, non posso che dire di una via plasir puro stile MICHELIN. forse sicuramente non é da affrotare dopo lunghi periodi di pioggie. BUONE SALITE.
    DANILO

Commenti

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