Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Un giorno qualunque

Negli ultimi giorni mi viene sovente a trovare una ballerina. Anzi, si tratta di un ballerino, perchè è anche giallo, mentre la ballerina non ha colori. Penso che abbiate capito di cosa stia parlando senza necessità d’essere ornitologi. Il ballerino sale sovente sul davanzale esterno della finestra e picchia per entrare, è un comportamento curioso e tenero.

Da non credere, ma a Usseglio (1300m, Val di Viù), c’è neve e la pista di fondo è battuta. Decido di far due salti e farmi quei 10Km. C’è tanto ghiaccio e qua e là escono le pietre, la neve è scarsa. La pista è lisciata bene, a parte alcune esitazioni che possono risultare fatali. In una curva verso sinistra non mi accorgo che un binario mi porta fuori su una roccia. Rotolo e la bachetta destra mi va a contorcere la gamba sinistra. Tutto a posto, ma alzandomi mi accorgo di un dolore al pollice della mano destra. Non ho più il pollice opponibile. Migliaia… milioni d’anni di evoluzione andati in fumo perchè ho posato malamente il culo per terra!

Torno a casa e lascio un attimo l’auto in cortile, all’aperto. Il ballerino se ne avvede, attende la mia dipartita e arriva fiero sul ciglio del finestrino. Accenna due passi di valzer, poi si lancia con un tip-tap sul parabrezza. Infine trova lo specchio retrovisore e comincia a specchiarsi insistentemente mentre gioca con i suoi passi di danza. Ecco la spiegazione: mica vuole entrare in casa, è solo un fottuto edonista!

Ora vado a pulire l’auto, è piena di cacchine d’uccello.

2 thoughts on “Un giorno qualunque

  1. beh, il pollice è molto utile per l’autostop, per dire o.k., per suonare un campanello, per schiacciare un interruttore, e tu me lo vai a rovinare così…medita Flaco, medita.

Commenti

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