Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Col Chaléby

Inaspettatamente cado in tentazione e torno allo scialpinismo. Alessandro propone una semplice gita in Val d’Aosta. Ho bisogno di una carta per individuare il Col Chaléby, sopra Saint Barthelemy-Lignan, dove arriviamo alle 9 di mattina. Il cielo è sereno e non fa troppo freddo. La pressione barometrica è di 985hPa, la più bassa dall’inizio dell’anno. Eppure sembra quasi una giornata di alta pressione; le Alpi sovente plasmano il tempo a loro piacere indipendentemente dalle regole barometriche. Nella notte, però, son caduti 30cm di neve fresca e farinosa.

Salendo il sole comincia inaspettatamente a scaldare, la neve si trasforma e tende a compattarsi, divenendo più primaverile. Gli sci fanno zoccoli pesanti. Ale finisce per spezzare un bastoncino durante le frequenti bacchettate nel tentativo di far staccare un po’ di ghiaccio dalle pelli. Verso il Col Salvé un freddo alito polare e alcune nubi cumuliformi abbassano rapidamente la temperatura. Il cielo è spettacolare ed impreziosisce il paesaggio ricoperto dal candido manto nevoso. Dal colle ci portiamo rapidamente alla vicina quota 2695m, ma ci fermiamo poco a causa del vento gelido.

In discesa ovviamente ne ricombino delle mie. Dapprima sono bloccato da uno strato di neve appiccicato agli sci. Poi comincio a scivolare in modo bizzarro: seguendo i binari di salita si fila a velocità supersonica, al di fuori ci si ferma istantaneamente. Ad un certo punto cado rovinosamente in avanti e pianto deciso la testa nella neve, dalla quale ne fuoriesco comicamente e con difficoltà. Oggi ho sperimentato una nuova caduta, ma è stato molto divertente!

Un ringraziamento sentito ai compagni di salita: Angelo, che non rivedo dai tempi della mia passeggiata al Rosa, è un ottimo scialpinista e sta diventando un collezionatore di 4000. E Ale, che mi ha di nuovo prestato l’attrezzatura, uno dei migliori alpinisti completi con cui abbia avuto il piacere di fare delle ascensioni.

Col Chaleby Col Chaleby
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2 thoughts on “Col Chaléby

  1. eh ci ho pensato… non dev’esser molto sano piantare il testone nella neve se sotto c’è un pietrone.

    Sabato prossimo tempo mite e soleggiato, si arrampica neh

Commenti

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