Lasciamo le scarpe da ginnastica circa 100m sopra i Rivotti, poi con gli sci si va verso il Colle dei Morion, stretto valico tra il Piccolo Morion ed il Monte Morion, sullo spartiacque tra la Val Grande di Lanzo e la Valle Orco. In realtà questo stretto valico non trova nome sulle carte, il Vallone del Rio Alpetta è forse quello meno visitato di questo già selvaggio settore.
Già, non si può mai dire cosa riserva la montagna, ed anzichè rampicare si ritorna sugli sci. Decisione presa all’ultimo momento prima di andare a dormire, forse per esorcizzare l’inquieta esperienza del Pian Ciamarella.
L’itinerario di oggi, spiega Ale, è interessante soprattutto perchè questo è il luogo ed il periodo per ammirare, con un po’ di fortuna, le danze dei galli forcelli innamorati. Infatti, salendo sugli ampi plateau ancora interamente coperti di neve, i neri forcelli appaiono ben presto con le loro esibizioni folkloristiche.
Bisogna poi aggiungere che il selvaggio e isolato ambiente che presenta questo angolo della Val Grande di Lanzo offre già di per sè il senso della gita, a prescindere dal piacere della sciata.
La salita non è del tutto banale, presenta alcuni muri assai ripidi e su terreno esposto, dove improbabili cadute potrebbero avere indesiderati effetti. Seguo Andrea fino al Colle. La discesa solo in minima parte svela il piacere che questi ampi pendii potrebbero regalare. La neve è una lastra di ghiaccio, oppure una massa sprofondosa ed ingovernabile. Ma oggi va bene anche così, perchè quassù si respira l’energia sana della montagna, il panorama è immenso e si ha la sensazione di stare in un posto baciato dalla bellezza.
ciao,
bella gita, pecato per la neve ghiacciata!!
ciao!
Mai incontrato un forcello in 20 anni…