Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Mont Thabor

“…le frontiere nell’alba, sapore di vento e sole addosso a noi…”

Ultimi metri
Gli ultimi metri di Gio, prima del trapasso.

Le previsioni meteo parlano di caldo intenso, niente arrampicate. Questa è una gita scialpinistica, penso l’ultima della stagione. La scelta di Alessandro (ski-antos president!) cade per il Mont Thabor. Partenza dal Rifugio III alpini del CAI in Vallée Etroite (Valle Stretta), Hautes Alpes, Francia. Si tratta di un territorio idrograficamente italiano, ma annesso alla Francia in seguito alla disfatta della II guerra mondiale.

Il Mont Thabor è una docile vetta adatta allo scialpinismo facile (per me), ma con un discreto dislivello, circa 1400m dai 1772m del Rifugio ai 3178m della vetta. La Valle Stretta, presso Bardonecchia, è molto bella soprattutto nella parte iniziale, un po’ più anonimo il pendio finale del Thabor.

Che dire di questa disumana salita? La neve è ormai troppo alta, bisogna salire fino intorno ai 2400m per trovarla continua, il resto è tutto un metti-togli gli sci. Non ho il fisico per portarmi questi fastidiosi attrezzi a spalle; anzi no, è la mia etica che impone di partire sci ai piedi (scritto così mi piace di più).  Forse è meglio se mi dedico alle scialpinistiche invernali… Alla fine, quindi, questa montagna che ricorda il nome di uno psicofarmaco mi induce  al ritorno uno stordimento sedativo, e crampi che sento soprattutto quando tocca rimontare sci e scarponi a spalle.  Complice anche un caldo da piena estate, oggi è fin qui la giornata più afosa e canicolare dell’anno.

In realtà, come ogni passeggiata in montagna, il bilancio è positivo e soddisfacente: intanto la Vallée Etroite è davvero spettacolare ed incontaminata, il panorama merita; l’ambiente primaverile, i suoi fiori ed i colori riempiono di sensazioni piacevoli. Infine, la neve è finalmente primaverile! Un ottimo firn trasformato che consente fin dove la neve esiste una discesa incantevole.

La logistica della salita: son arrivato il giorno precedente con Andrea per dormire all’accogliente Rifugio, dove troviamo il resto dell’ottima compagnia. Partiti la domenica alle 5h30′ circa.

Questa volta una sola caduta, temo d’esser entrato nella tana d’una marmotta, con conseguente volo di testa a sfondare. Nessun danno causato al roditore. Sentiti assestamenti (del mio ginocchio). Ora ho sonno, buonanotte!

Anemone
tenerezze primaverili
Preparativi alle 5h30'
Preparativi alle 5h30'...
Le Garnd Séru
Le Grand Séru
Attimi cruciali
L'importanza del momento...
Thabor
Verso il lontano Thabor
Le grand Séru
Splendido calcare francese
Mont Thabor
Presso la vetta
Mont Thabor
La cappella sommitale vista dalla vicina vetta del Monte Thabor
Mont Thabor
Vetta! Ormai la neve è in dissolvimento anche qui ai 3178m.
Mont Thabor
Dalla vetta verso la Barre des Ecrins
Al sole...
compagni di viaggio
Vellée Etroite
Dalla vetta uno sguardo verso il punto di partenza e la primavera che avanza.
Di ritorno
Arrivati!

2 thoughts on “Mont Thabor

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