Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Traversella

L’idea, per il sottoscritto reduce da oltre un mese di assenza dalle rampicate, è quella di salire una lunga e facile parete, la N del Monte Turlo, a Malciaussia. Dovrebbe essere un ottimo modo per riprender confidenza e fare una ascensione in ambiente. Poco furbo sarebbe invece buttarsi subito sul 6a con un ginocchio ammaccato che ha da poco ricominciato a correre.

Al mattino, sorprendentemente, è tutto nuvoloso. Non si può fare l’ascensione in quota. Domani, per di più, è previsto il ritorno della Fiera dei fenomeni meteorologici, con una gran varietà di manifestazioni (grandinate, vento a raffiche, devastazioni). Per non perder la giornata si ripiega su Traversella su qualche via che non superi il 5…

Parete delle anime, prima tappa della giornata.

Eccoci quindi alla Parete delle Anime, su I ritmi di una volta (dopo aver ignorato Pipistrelli inviperiti, troppo ripida!). Difficoltà massima 5b+, ma solo un passo. Purtroppo la mia forma non deve esser un granchè, ma neanche jcr riesce a passare questo 5b+ strapiombante. Alla fine, con resting e artif, sputando sangue riesco ad uscire dal muro diedroso. Penso che qui non usino la scala francese per valutare le vie, ma altre di natura locale. Si sa come sono questi ambienti di arrampicata, bastano un po’ di simposi tra energumeni esaltati ed i gradi plaisir vanno subito alle stelle.

Prima lunghezza dei ritmi di una volta, vista dalla sosta.

Le lunghezze successive sembrano più rilassate, ma il jcr non sale più. Ritorno in doppia. Nota positiva, pur essendo completamente fuori forma il ginocchio non ha patito nei movimenti di carico!

Ritmi di altri tempi
Ritmi di una volta: le lunghezze successive. Peste e corna! Non le saliremo mai!

jcr si riprende su Alias (4a severo) alle Placche Nere.

Alias
Jcr in azione su Alias
Traversella (6) di j.cr
su Alias - foto archivio jcr
Traversella (4) di j.cr
foto archivio jcr
Traversella (2) di j.cr
foto archivio jcr

Sono due lunghezze su placca molto interessante e ben protetta. Quindi ci spostiamo su Iappa Ruppa (6a), dove jcr si produce in un exploit sensazionale, salendo con pochi resting la lunghezza chiave! L’unico modo per passare qui è urlare più volte Iappa Ruppa: escono magicamente gli appigli e si va a meraviglia! In realtà anche da secondo trovo spaziale.

Segue una seconda lunghezza interessante e piacevole.

Iappa Ruppa
II lunghezza Iappa Ruppa

Infine, ho la pessima idea di salire ancora qualcosa sul settore Concordia. Dopo un breve simposio tra arrampicatori fiacchi la decisione cade per la Via dei Cunei (5a max). Purtroppo anche questa è stata gradata con la scala degli energumeni assatanati. Jcr sale la disumana dülfer fino alla fessura finale della prima lunghezza, dove getta la spugna e scende. Ho subito intuito che c’era qualcosa che non andava, visti i coloriti epiteti emessi a numerose divinità ed in diverse lingue. Provo allora  io e riprendo il lavoro sulla fessura dulferosa, infilandoci piedi, mani, friend e quant’altro ho a disposizione. Arrivo in sosta, ma il jcr dopo l’exploit è già disteso e poco motivato alla salita. Mi ricalo e discendiamo tranquillamente i boschi verso casa.

Via dei cunei
Via dei cunei, arrivo alla prima sosta.
Via dei cunei
Le lunghezza successive sembran più rilassate.

Gran giornata e ottimo ritorno alle rampicate, anche se un po’ bruscamente e in stile sconvolto. Troppo caldo comunque l’agosto di Traversella. Grazie a jcr per la consueta iniziativa in questa sensazionale giornata di improvvisazione e rimedio.

8 thoughts on “Traversella

  1. Pazienza da te che vieni da un incidente, ma da Jcr no! Questo non lo accetto! Tornare vilmente indietro o non salire affatto, vergogna e vituperio! E pensare che le dulfer erano il pane quotidiano suo, le faceva senza mani, a volte coi denti, a volte con un braccio legato dietro. Mah, anche i migliori cedono…

  2. ah bei tempi in cui Jcr si lanciava all’assalto delle peggio dulfer, incastri e frictions, ah bei tempi in cui saliva placche di 80 m. senza chiodo ferire, ah tempi lontani in cui gagliardamente saltellava tra strapiombi, balze e camini, forse che ‘mala tempora currunt’ ? Mah…chi potra mai dirlo.

  3. Diceva Vissotski…
    “se non sai se puoi fidarti di un compagno, portalo in montagna”

    e se quello ti molla nei punti difficili o sul più bello …che dire?!?

    mah!!?

    1. Beh… se non è chiaro da quanto scritto, mi pare corretto precisarlo. Una cosa è una via di montagna, dove uno da secondo può anche inventarsi l’impossibile per passare in modo da non compromettere la salita.
      Una cosa è una via di falesia, magari di due tiri come nella media di Traversella. In tal caso non posso biasimare il non voler salire un tiro. Uno fa quel che può, o quel che vuole, è il gioco dell’arrampicata.

Commenti

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