Una volta toccato il fondo, si comincia a scavare! Non è stata sufficiente l’esperienza Sarezza per convincermi che non esistono arrampicatori più o meno capaci, ma rocce più o meno orrende. Così fino a stamattina ero ancora convinto che ci fosse in giro dell’ofiolite-serpentinite buona per essere salita anche dagli scarsoni come me.
Le previsioni promettono una giornata eccellente e molto calda. Così ricasco come un salmone in bocca all’orso nell’andarmi a cercare una parete N di ofiolite; nord, per non patire troppo caldo. Tanto la roccia è aderente, basta non sia umida sennò diventa puro sapone. Ma oggi c’è il sole caldissimo, no?
La giornata promette bene, con GFB arriviamo verso le 9h30′ all’attacco di Tempi Moderni, alla base della Punta Udine. La prima lunghezza è disumana. 5c+. + nel senso che è molto più di 5c. Ne esco così scioccato che, vittima di allucinazioni, vedo il cielo fin lì sereno trasformarsi d’incanto in una fitta nebbia con forte vento ascendente. Freddissimo! Mentre GFB attacca il secondo tiro comincia anche a piovere. Intanto mi accorgo che la roccia è uguale a quella del Sarezza! La solita menata del massiccio ultrabasico. Un marsün! Esposta a nord poi si può immaginare il suo stato di salute… Imploro GFB di tornare indietro, gli confesso che mi son pentito d’aver sfidato il sortilegio, ma il prode socio è ancora convinto che stia splendendo il sole e mi esorta a salire. Dev’esser anche lui in qualche modo posseduto dal sortilegio ultrabasico. Salgo un pezzo di placca ammuffita e insaponata (terza lunghezza), poi la pioggia battente mi esorta a ridiscendere.
Purtroppo anche l’ottimismo di GFB cede alla violenza dei fenomeni, ora accompagnati anche da tuoni e lampi. Il suo tentativo si ferma a metà di una placca insaponata della terza lunghezza. Il freddo si acuisce. Intanto nel sottostante couloir del porco la gente si prende a sassate, fatto che dona un ulteriore tocco di sorridente atmosfera.
La pioggia ci accompagna per ore, anche scendendo a valle; fino alla pianura, dove la maledizione dell’ofiolite cede ad un cielo più che mai caldissimo e senza una nuvola. Decidiamo di terminare la giornata al caldo rovente del fondovalle davanti un bel… gelato! I tempi moderni sono rimandati alla prossima giornata di follia.
mmmm…potevate attaccare alle cinque e forse sareste arrivati in cima, oppure attaccare alle 12, dopo il temporale; nessuno potrà saperlo con certezza (da non confondere con sarezza). In ogni caso la montagna riserva sempre sorprese e come tali vanno prese ed accettate, la via aspetterà e presto o tardi si lascerà domare inchinandosi all’eleganza ed alla forza sublime dello scalatore.
vanno prese, vanno prese, vanno prese…
…dello scalatore? e non di uno scalatore? …mmm…mi sa che c’è un qualcosa di autocelebrativo . E poi…se la via s’inchina diventa troppo facile salire e parlare.
quando la via si inchina diventa a strapiombo ed allora è molto più difficile.
Se la roccia di Tempi Moderni fa schifo, allora da dove venite, dallo Yosemite???
Via splendida su ottima roccia, secondo me… ;-D
De gustibus
Comprendo che la mia esperienza possa essere alterata dalle cattive condizioni meteo di quella giornata, tieni poi conto che abbiamo salito solo circa due lunghezze. Spero prima o poi di farla tutta in modo da essere meno parziale nei giudizi. Il tuo commento non può che invogliarmi in tale direzione, grazie.
Poi… è vero, ognuno ha le sue preferenze ed io a volte sono un po’ troppo pretenzioso nella qualità della roccia (non esiste solo lo gneiss… 🙂 )