Nella Val Grande di Lanzo il Vallone di Vassola è quello più selvaggio e suggestivo dopo quello del Sea. È possibile camminare per ore e sentirsi lontani da tutto, provare quel senso di smarrimento totale di fronte alla vastità della natura. Anche a ferragosto qui è ben difficile trovare anima viva. Eccetto quella dei fiori, delle piante, delle farfalle. Alcuni branchi di mufloni pascolano indisturbati sulle placche montonate dell’alto vallone, mentre l’aquila reale infastidisce le vigili marmotte. Perdo il fiato nel camminare senza scopo tra questi elementi, verso gli improbabili Picchi del Seone, ultime sentinelle di guardia al Gran Paradiso, ritrovandomi invece alle falde del Monte Bessun. Giochi di gneiss occhiadino disegnano improbabili forme di pietra. Alcune foto lasciano un ricordo sfumato di questa giornata incredibilmente calda e soleggiata, passata in totale solitudine sul confine della Valle.
Ogni tanto è bene perdersi nel confronto indifferente e impossibile con l’anima silenziosa dei fiori, delle farfalle, del vento invisibile e sovrano che sempre soffia sui profili di queste solitarie montagne. Forse, ascoltando bene, è possibile, solo per un attimo, avvertire quel senso di sintonia e totale armonia con questi elementi.
ci debbo fare un salto prima o poi, magari si combina insiema a quei vidracchi di gfb e jcr
sarebbe un’impresa di portata epocale
Vado spesso a passeggiare in vassola, soprattutto in giugno inizio luglio dove quell’anfiteatro naturale si colora di purpuree orchidee e di digitale lutea. E’ un luogo ancora incontaminato che invita alla meditazione! paola