Archivio in questo 1 novembre 2009 una nuova salita sull’Uja di Bellavarda! Una novità!
Da mio fratello apprendo che splende un bel sole sopra i 700m, nella valle. Lui e Livio sono già in cammino oltre Lities. Decido di raggiungerli, magari solo in vetta. Oltre a fare due passi l’intenzione è di fare anche due foto, in quanto ritengo questo preciso momento il migliore dell’autunno per colori e atmosfera. Questa volta la macchina non la dimentico, ma non bisognerebbe nemmeno dimenticare di metter la batteria di alimentazione…
Inizio a salire un po’ corrucciato, ma leggero, veloce e senza distrazioni fotografiche. Che ce ne sarebbero molte. Le nuvole basse presso la pianura raggiungono il punto più alto intorno ai 1300m. Sono un mare pacifico e livellato, a perdita di vista fino all’orizzonte. Regna un bel cielo limipido, i profili delle montagne sono nitidi, ecco la prima spolverata di neve in alta quota, l’oro dei prati, i colori sgargianti delle foglie, gli stormi dei gracchi. Il sollievo di un ambiente gradevole.
Salendo incontro Claudia – la cui progressione è straordinaria! -, arriviamo rapidamente in vetta, dove trovo mio fratello e Livio. Quanti scialpinisti oggi! Vorrà dire qualcosa? Tornerà la neve, per intraprendere di nuovo questa curiosa distrazione invernale? Intanto qualche traccia di neve sulla nord della Bellavarda c’è già. Ma ci sono ancora le cavallette ed un codirosso di vetta!
Scendo con mio fratello e Livio. La sua proposta è di proseguire verso la Punta Marsè e poi ravanare giù nel pendio dorato fino ad una suggestiva, recondita sorgente. Le conosce bene le montagne, Livio, l’ho conosciuto prima in letteratura che di persona. Torniamo con traversi su ampie distese di pascoli verso il sentiero canonico. A Lities ci attende la nebbia, ultimo contrasto di una giornata soleggiata e tersa. Ringrazio tutti i compagni di sentiero per l’ottima e piacevole compagnia.
vacca boiia m’han detto che a Lities ci son dentro un sacco di vie toste, ma toste toste! Roba per duri ma duri duri!