Raramente vado alla Rocca Sbarua, ma solo in una circostanza ho trovato un bel sole. Le altre visite hanno rimediato solo nebbia o pioggia. Oggi non fa eccezione. Mi rammarico per la scelta del luogo, sapendo, visto il tipo di tempo, che un po’ più in quota e all’interno delle Alpi deve splendere un bel caldo sole. Nota a posteriori: era nuvoloso anche in quota oltre i 1300m (top della nebbia). Previsioni meteo da invertire, bel tempo domenica anzichè sabato.
Tant’è, nebbia o fumo non so darvi il profumo del ricordo, che cambia in meglio… Ne approfittiamo per gironzolare tra i settori di queste pareti. I sentieri versano in cattivo stato ed alcune vie (vedi Luna Rossa) sono state despittate. Periodo buio per la Sbarua (al di là del tempo di oggi) , stride con l’opera di rilancio del nuovo rifugio che al momento appare come una morta cattedrale nel deserto.
L’idea originale è di salire una via allo Sperone Rivero. Arriviamo in una fitta nebbia alla base della roccia, ma, dopo pochi metri di arrampicata, jcr si accorge che è solo in cima ad un sasso alto pochi metri – il monotiro che ha salito però sarà sul 6a, mica male per scaldarsi! Il neofita Luca appare un po’ perplesso.
Rintracciata nella nebbia – è così buio che pare ogni momento diventare notte! – la vera parete saliamo una lunghezza della Via Rivero, per poi tornare umidamente a casa. Va bene lo stesso. Ti offenderesti se qualcuno ti chiamasse un tentativo?
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Ciao flaco!
la foto della salamandra è bellissima! almeno lei ha arrampicato 😉
Grazie per la compagnia, alla prossima
Luca
Salirò
salirò
non so ancora bene quando
ma provando e riprovando
salirò salirò
fino a quando sarò
solamente un punto
lontano
lontano
lontano
lontano.
D.S.
ad una certa età…a volte non bastano le lenti a contatto,e la teoria, ci vuole “al sens ad d’la muntagna” per non scambiare un sasso con il Rivero
parole di vèrita, parole di vèrita