La mattina è onestamente fredda, la temperatura qua a 400m oscilla tra -8° e -9°. Non è il freddo più terribile del secolo ventunesimo, ma decido lo stesso che merita portarmi dietro un buon the caldo. Verso il the bollente nella borraccia ultratecnica della CocaCola (è ora di testarla anche in inverno!). Al contatto con il the si liquefa istantaneamente! Maledizione, non ho più la borraccia ultratecnica della CocaCola. Quando Ale e Gio arrivano, a casa mia c’è the che cola ovunque.
Andiamo a cercar neve al Monginevro, lungo gli impianti. Indecisi se salire al colletto verde o al Gondran, Ale prende deciso in mezzo su un ombroso costolone accidentato. All’inizio ampio e regolare, successivamente si impenna tra roccette e affilate creste. Dopo un po’ di misto togliamo le pelli. Un’ottima discesa su una polvere fantastica ci rideposita agli impianti. Non mi ricordavo più la sensazione di sciare su questo tipo affascinante di neve!
La giornata non è finita. Risaliamo tra alberi ed impianti verso il Gondran. Arrivati su uno spartiacque ci crogioliamo un po’ al sole. Poi ridiscendiamo verso il Monginevro con una piacevole sciata tra piste e pendii polverosi. È stata una tranquilla passeggiata dal sapore prenatalizio, con pochissimo affollamento. Un ottimo modo per passare queste particolari brevi giornate.
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