Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Intermezzo

Panorama dall'Uja di Bellavarda
Val Grande di Lanzo dalla Bellavarda - foto archivio Francesco G.

La fiera dei fenomeni meteorologici è ormai di casa. Venerdì pomeriggio il riaffacciarsi del sole ci porta a Lities. Non vedo Francesco da quasi dieci anni, non vorrei rovinargli la giornata e la presentazione delle Valli di Lanzo, così mi cautelo su una rampicata senza sorprese, fattibile in poco tempo.

Il ballo delle ombre (5b), sul complesso roccioso noto come Agrieru. Fatico sul primo tiro e quasi non individuo più la prima sosta, difesa da una cortina di noccioleti.  Pendolo come un artificialista all’attacco del secondo tiro, del tutto impedito nel superare il primo spit.
Mentre spiego al mio amico che preferisco sempre tenere la corda in anelli attorno alla sosta, senza lasciarla cadere per evitare che si formino asole in giro per la parete, ecco che questa si incastra,  nonostante e beffarda, in una stretta fenditura.  Vani gli sforzi di disincastrarla. Corda nuova, ahimè, la devo tagliare! Disperato, imprimo un ultimo strattone, la corda si libera..!
Ma non è finita qui! Sull’ultimo tiro mi devo arrendere pochi metri sotto la cima, incapace di rimanere incollato a quella roccia. Mi rendo conto che quest’anno devo dire addio ad ogni speranza di fare rampicate serie, non ne sono più in grado.

Passiamo al sabato. Ripartiamo da capo. Non vedo Francesco da quasi dieci anni, non vorrei rovinargli ulteriormente la giornata e la presentazione delle Valli di Lanzo, così mi cautelo per una passeggiata che non riservi sorprese. L’Uja di Bellavarda non ne può riservare, ci sono di casa. Ma trascuro che in questo mese son già caduti quasi 300mm di pioggia, una quantità incredibile! La montagna sputa acqua da ogni anfratto, sembra debba letteralmente liquefarsi al nostro passaggio. Arrivati al Rio della Paglia gli zampilli sopra il ponte superano quasi i due metri di altezza! Ci tocca ravanare a caso nell’ostile foresta per guadagnare una zona guadabile. Il bosco è estremamente intricato: raggiungiamo una balma dove si affaccia un facocero terrificante! Esita un attimo, poi fugge istantaneo nella fitta boscaglia. Grandiose ravanate ci portano infine all’Alpe della Paglia, e da qui senza altre sorprese sulla nostra vetta. Ci si diverte anche così. Se fosse sempre tutto programmato, stabilito, predeterminato, che gusto ci sarebbe?

La discesa avviene tranquilla nei pascoli rigogliosi, tra delicati fiori di un’estate più che mai incerta. L’aria di queste montagne, la possibilità di muoversi qui sono sempre un piacere irrinunciabile. Ringrazio Francesco per la compagnia e per aver apprezzato lo stile tragicomico “wild” di queste salite.

Rio della Paglia
Il Rio della Paglia in piena - foto archivio Francesco G.
Sulla cresta N
Sulla cresta nord della Bellavarda - foto archivio Francesco G.
Uja di Bellavarda
L'Uja di Bellavarda dalla Rocca Maunero, in primo piano la cresta N - foto archivio Francesco G.
Fra
Francesco in vetta!
Il ballo delle ombre
Arrampicando a Lities - foto archivio Francesco G.

1 thought on “Intermezzo

  1. vedi caro Marco se avessi portato con te delle cesoie avresti potuto:
    1° tagliare il cespuglio alla sosta
    2° facilmente tranciare la corda
    3° attaccare il feroce facocero delle valli di lanzo al grido di “boja fauss”
    Vedi quante cose si possono fare con un semplice strumento da pochi eurini , naturalmente made in China.

Commenti

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