Vettenuvole

Reali fantasie di nuvole, montagne e altre amenità

Teachers

Una canzone sulla ricerca tortuosa dell’apprendimento della vita, sui danni causati dalle domande, e sull’impossibilità di sapere. Ricorda la Cattiva Strada di De André e dello stesso anche la cinica “amicizia” del se vuoi potrò occuparmi un’ora al mese di te.  Oh, non per niente L. Cohen ispira il suicidio! Ma più di tutto si legge la continua ricerca, domande senza risposta che conducono l’autore degli interrogativi a diventare egli stesso, inconsapevolmente, il maestro. Un capovolgimento inesorabile con quel caratteristico tono morbido ed indecifrabile di L. Cohen. Consiglio vivamente anche la lettura di Zero The Hero di G.P. Motti ed il richiamo alla favoletta buddista di Brecht. Quante domande si collegano!

Ho incontrato una donna tempo fa
I suoi capelli neri più del nero;
“Sei tu una maestra del cuore?”
“No” rispose dolcemente.

Ho incontrato una ragazza di là dal mare,
i suoi capelli d’oro più dell’oro;
“Sei tu una maestra del cuore?”
“Sì, ma non per te”.

Ho incontrato un uomo che aveva perso la ragione
In un luogo che toccava a me trovare;
“Seguimi” disse il saggio,
ma all’indietro prese a camminare.

Entrai in un ospedale
dove nessuno era malato e nessuno stava bene;
Quando di notte le infermiere se ne andarono
Più non potevo camminare.

Il mattino venne
E poi il mezzogiorno,
L’ora della cena e di un bisturi la lama
giaceva accanto al mio cucchiaio d’argento.

Alcune ragazze vagavano per sbaglio
nei guai dal bisturi causati;
“Siete voi le maestre del mio cuore?”
“Noi insegnamo ai vecchi cuori il modo di spezzarsi”.

Un mattino mi svegliai solo
scomparsi l’ospedale e le infermiere .
“Ho scolpito a sufficienza, mio signore?”
“Figlio, tu sei un osso”.

Mangiai mangiai e mangiai,
Non saltai una sola portata.
“Quanto costeranno queste cene?”
“Ripagheremo in odio”.

Io spesi il mio odio su ogni cosa,
Su ogni lavoro su ogni faccia;
Qualcuno mi diede un desiderio in dono
Io desiderai l’abbraccio.

Molte donne mi abbracciarono,
poi mi abbracciarono gli uomini;
“È perfetta la mia passione?”
“No, prova un’altra volta ancora”.

Ero bello ero forte
Sapevo le parole di ogni canzone;
“Il mio canto vi ha rallegrato?”
“No, hai sbagliato le parole”.

Chi siete voi ai quali mi rivolgo?
Chi ascolta la mia confessione?
“Siete voi i maestri del mio cuore?”
“Noi insegnamo ai vecchi cuori a riposare”.

“Oh maestri son terminate le lezioni?
Non riuscirei a sopportarne un’altra”.
Risero e risero e dissero:
“Bene figliolo, sono terminate le lezioni?
Sono terminate le lezioni?
Sono terminate le lezioni?”

Di Leonard Cohen, tratto da Songs of Leonard Cohen – 1967

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