Siamo al quarto consecutivo fine settimana di maltempo. Un ottobre siccitoso, ma che relega le giornate più uggiose nei giorni di festa. La sorpresa di questo pomeriggio è l’uscita di un po’ di sole. Allora via di corsa a riveder sprazzi di cielo sereno, che chi se lo ricorda ancora! La meta, per cambiare un po’, ma solo un po’, è lo Zahmspitze: un cucuzzolo di 2400m sopra il Passo del Bojret, raggiungibile da Vonzo (1230m).
Aria frizzante mi penetra e risveglia, ma non troppo fredda dal momento che nemmeno in quota trovo terreno gelato. I colori dell’autunno sono un po’ sbiaditi dalla nuvole che scorrono in cielo. Le foschie però restano a valle. Lo splendido giallo-oro è ormai il colore dominante. Forse con il polarizzatore avrei potuto far qualche foto migliore, ma non importa.
Finalmente apprezzo un poco di quell’ottobre tranquillo e variopinto. Non c’è nessuno in giro, a parte il solito cacciatore. Il silenzio è così totale che il volo di un corvo produce un fruscio netto e preciso nell’aria immobile. Vorrei restare lì, perdermi in quella vasta tranquillità, nel silenzio, nella totale armonia che ora esiste perfettamente.
Dal Colle del Bojret, raggiunto un po’ faticosamente dopo un mese di scarsa attività, mi lancio verso la vicina vetta dello Zahmspitze. Si tratta semplicemente del punto probabilmente più altro dello spartiacque con la Valle Orco, tra l’Uja di Bellavarda ed il Colle del Bojret.
Raggiungo la cima per facile cresta. Oltre la vetta pascoli ampi e docili, da venirci a sciare. Ma già ora, scendendo sull’erba “ciularina” scivolo e continuo per metri come su un bob. Divertente, peccato per qualche pietra qua e là che potrebbe produrre effetti raccapriccianti.
Quando torno a Vonzo il sole è già tramontato dietro la Ciamarella. Il tranquillo silenzio mi saluta nella sera tra le case di pietra del paese.
wow, bellissimo! sei stato fortunato…non ricordarmi di come nel weekend ha fatto sempre brutto. Buon lunedi’!:)